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«Vladimir Putin non avrà altra scelta che scatenare le armi nucleari sull’Ucraina». Parla in questi termini Alexander Sladkov, propagandista televisivo del Cremlino: «Con la bomba atomica lo zar può intimidire la NATO».
Sladkov si rivolge ai suoi 730.000 seguaci, e li avverte: «Si avvicina il tempo dell’”ultima risorsa”, inevitabile visti i 40 paesi che armano l’Ucraina».
Putin stesso ha messo in allerta le forze nucleari poco dopo l’inizio dell’invasione, ma Lavrov ha più volte smentito la volontà di volerle usare.
Sladkov incalza: «Se i 40 paesi continueranno ad aiutare i neonazisti ucraini, non avremo modo di tornare indietro. Anche gli USA usarono l’atomica per fini dimostrativi contro il Giappone. Quindi noi russi saremo chiamati alla stessa dimostrazione, e sempre per fini dimostrativi. Così da evitare un ulteriore confronto con quei 40 paesi. Un cratere delle dimensioni di qualche regione sarà un chiaro appello alla NATO a tornare alla pace. Così l’Ucraina andrà incontro al suo destino, ma molto più rapidamente».
Secondo Alexander Sladkov USA e UE non capiscono quanto poco convenga fronteggiare in guerra un paese vicino con un potenziale nucleare gigantesco. Fa poi riferimento alla facilità con cui gli americani usarono l’atomica in Giappone e a quanto facilmente si avvicinarono a schierare armi nucleari a Dien Bien Phu nel ’54.
la tv russa e gli attacchi nucleari in europa
In Russia la televisione incoraggia sempre più Putin a usare la forza estrema contro l’Ucraina. E non solo: il presidente viene anche esortato a cancellare la Gran Bretagna dal mappamondo con un’ondata innescata da un bomba.
Dmitry Kiselyov, noto come "il portavoce di Putin", caldeggia la causa. Kiselyov ha infatti usato il suo programma per chiedere attacchi con il drone sottomarino “Poseidon”, che – dice – innescherebbe una marea radioattiva di 1.600 piedi e farebbe precipitare la Gran Bretagna nelle profondità dell'oceano.
la tv russa e l'attacco nucleare alla gran bretagna
Contro il propagandista Alexander Sladkov, si è espresso il premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, parlando di “fine dell’umanità” nell’eventualità del ricorso all’”ultima risorsa”. Il Nobel sostiene che i propagandisti televisivi si sforzano di rendere quest’eventualità più digeribile al pubblico: «Da due settimane sentiamo dai nostri schermi televisivi che i silos nucleari dovrebbero essere aperti - ha detto - E sentiamo anche che queste orribili armi dovrebbero essere usate se i 40 paesi non cessassero di rifornire l’Ucraina».
Contrariamente alla narrativa propagandistica, continua, il dispiegamento di tali armi «non sarebbe la fine della guerra, ma la fine dell'umanità. Il tutto è reso più facile dal potere senza restrizioni che ha Putin».
Intanto, già in aprile, il regime ha annunciato che prevede di schierare il temibile missile nucleare "Satan II" in una dimostrazione di forza entro l'autunno.
Si dice sia il missile balistico intercontinentale a più lungo raggio del mondo sia in grado di colpire un bersaglio a 11.200 miglia di distanza. Il che significa che potrebbe facilmente colpire obiettivi negli Stati Uniti e in Europa. Putin lo ha definito "un grande, significativo evento" per l'industria della difesa russa. Gli esperti militari occidentali dicono che il missile sarebbe in grado di spazzare via territori delle dimensioni della Gran Bretagna o della Francia con un singolo attacco.
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