Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”
Ha cercato di portare sponsor alla corsa di Silvio Berlusconi per il Quirinale, è intervenuto direttamente sulle trattative per i candidati sindaci del centrodestra al Comune di Palermo e alla Regione Siciliana. Riecco Marcello Del'Utri, 81anni di cui quattro passati in carcere dopo una condanna definitiva per mafia: "Non faccio politica, do solo consigli", dice. […]
[…] L'hanno vista nel centralissimo Hotel delle Palme, a Palermo, a incontrare esponenti politici.
«Certo, ho visto molte persone per parlare della biblioteca, ma anche di calcio. E di politica, sì: ormai posso farlo liberamente, sono come il nonno di casa che può andare in giro in mutande e nessuno ci fa caso».
matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 5
Beh, mica tanto. Le trattative per la quinta città d'Italia hanno preso una piega del tutto diversa da quando ha dato i suoi "consigli".
«Guardi, ho detto soltanto che per Palermo sarebbe una fortuna avere un sindaco dello spessore e del livello di Roberto Lagalla. Non c'è paragone con gli altri. Cascio (ex presidente dell'Ars, ndr) lo stimo ma forse è meglio che svolga un altro ruolo. Per quanto riguarda la Regione, Musumeci è un governatore uscente e gli uscenti di solito si ricandidano».
[…] A proposito di vecchi amici. È stato vicino a Berlusconi quando voleva correre per il Quirinale.
«La sua candidatura per il Colle aveva un senso, e diversi deputati e senatori del centrosinistra l'avrebbero votato. Ma i leader dei partiti di quella parte politica hanno impedito loro di farlo, imponendo a tutti i rappresentanti di non entrare in aula. […]».
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È vero che ha incontrato Renzi prima del voto per il Colle?
«Sì, alcuni mesi prima in realtà. Ma anche lì, abbiamo fatto chiacchiere da bar. Renzi è una persona gradevole. Nei confronti della candidatura di Berlusconi mi è sembrato di cogliere da parte sua simpatia e disponibilità. Non so poi cosa sia successo».
Intanto Berlusconi continua a fare parlare di sé anche per ragioni extra-politiche.
«Ah, il quasi-matrimonio, come dite voi. Che bella cerimonia, allegra. Una festa dell'amore e dell'amicizia. Ha diretto lui le danze».
I figli hanno impedito un rito ufficiale.
«Ma sì, c'è stata qualche tensione ma lui ha appianato tutto. Posso dire che questa formula delle quasi-nozze farà tendenza?».
[…] Possiamo dire con certezza che su Putin Berlusconi ha sbagliato.
«Macché. Lui ha portato verso l'Occidente il presidente russo che poi si è rivelata una persona diversa. Berlusconi è sorpreso e dispiaciuto. Non riconosce più l'amico Vladimir Putin. Però Silvio sarebbe la persona ideale a svolgere un ruolo di mediatore internazionale per risolvere il conflitto in Ucraina. So che il Ppe l'avrebbe proposto, assieme ad Angela Merkel, per quell'incarico». […]