ALT! LA PROF CHE HA SCRITTO ''UNO DI MENO'' COMMENTANDO LA MORTE DEL CARABINIERE, AVREBBE GIÀ IN PASSATO AGGREDITO MEMBRI DELLE FORZE DELL'ORDINE PER IL SOLO FATTO DI INDOSSARE LA DIVISA
L'INSEGNANTE CHE HA INGIURIATO SU FB IL CARABINIERE UCCISO: "QUEL POST NON L'HO SCRITTO IO". INDAGATA PER VILIPENDIO
Carlotta Rocci per www.repubblica.it
"Quel post non l'ho scritto io, chi mi conosce sa che non penso quelle cose": lo afferma Eliana Frontini, l'insegnante di Novara nella bufera per la frase "uno di meno" riferita al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma. Per quel post è stata minacciata di sospensione dall'insegnamento da parte del ministero.
eliana frontini su mario cerciello rega
La procura di Novara nel frattempo ha aperto un fascicolo per vilipendio alle forze armate. "Per motivi che spiegherò solo a chi di dovere, mi sono assunta una responsabilità non mia - sostiene - Non si è trattato di hackeraggio, semplicemente è stato usato il mio account e il mio computer. Non l'ho detto prima perché non credevo che la vicenda assumesse questo peso...".
Le ultime dichiarazioni della professoressa sono molto diverse dalle giustificazioni che la docente finita nella bufera e contro la quale l'ufficio scolastico ha già avviato un provvedimento disciplinare. Ora c'è il sospetto che la professoressa di Romentino stia proteggendo un familiare. " So chi lo ha scritto ma ne parlerò solo con le autorità competenti e anche questa persona spiegherà tutto quando sarà convocata. È pronta a prendersi le sue responsabilità".
Nei giorni scorsi però Frontini - che ora si trova all'estero in vacanza - si era assunta la paternità del post spiegando di averlo scritto per dire che "Un carabiniere deve mettere in conto certi rischi". Serviranno accertamenti prima che la nuova versione della docente possa metterla al riparo da un procedimento disciplinare. Frontini inoltre è già stata denunciata dal sindacato di polizia Sap per diffamazione.
L’ufficio scolastico regionale ha notificato questa mattina alla professoressa l’avvio del procedimento disciplinare a suo carico dopo il post con cui lei festeggiava la morte del carabiniere Mario Cerciello Rega. Alla docente viene contestata “la violazione dei doveri d’ufficio per avere tenuto una condotta gravemente in contrasto con la funzione educativa e gravemente lesiva dell’immagine della scuola, della pubblica amministrazione, degli alunni e delle famiglie”.
“Il tenore di quelle frasi, che hanno scosso e indignato l’opinione pubblica, era offensivo della memoria della vittima, dei suoi familiari, dell’immagine dell’Arma e di quella di tutte le forze dell’ordine preposte alla sicurezza dei cittadini, nonché, ovviamente, del Ministero dell’istruzione Università e ricerca e della Scuola come presidio per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni”, si legge in una nota firmata dal direttore regionale Fabrizio Manca.
La docente è stata convocata per essere ascoltata davanti alla commissione disciplinare il 2 settembre dal momento che si trova all’estero in vacanza. “Colgo l’occasione per formulare le scuse ed esprimere la vicinanza, mia personale, dell’ufficio scolastico regionale e di tutta la Scuola piemontese al dolore della giovane moglie del Carabiniere e dei suoi familiari - dice Manca - Gli stessi sentimenti di solidarietà rivolgo all’Arma dei Carabinieri per l’ennesimo sacrificio di vite umane spezzate nell’adempimento dei propri doveri e a tutti gli altri apparati delle Forze dell’Ordine che tutelano la sicurezza dei cittadini e la vita democratica della nostra comunità”.
Anche l'ordine dei giornalisti del Piemonte ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Eliana Frontini. La donna, che oggi nega di avere scritto il post incriminato, è infatti iscritta all'ordine dal 1996. Il consiglio di disciplina, che disporrà "l'immediata convocazione" della donna, valuterà le eventuali violazioni dei principi deontologici che fanno capo al testo unico dei doveri del giornalista nell'uso di tutti gli strumenti di comunicazione.