Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
Il nuovo round dello scontro tra Matteo Salvini e la Cgil sullo sciopero contro la manovra si consuma sulle regole. Il ministro dei Trasporti manda avanti il suo partito, la Lega, per lanciare l’affondo. Per questo, di buon mattino, la nota del Carroccio che derubrica la protesta ai «capricci di Landini che vuole organizzarsi l’ennesimo weekend lungo».
Soprattutto - è questa la parte più sfidante del messaggio - i leghisti parlano di «mancanza di ragionevolezza della Cgil che, come certificato dal Garante, ignora perfino l’abc delle mobilitazioni». […]
E così la contesa scavalla le ragioni della protesta. La questione della discordia diventa la legittimità o meno dei requisiti su cui poggia lo sciopero di 8 ore che il sindacato guidato da Maurizio Landini ha indetto per venerdì, insieme alla Uil. Salvini sa, e non lo nasconde, che la bordata alla Cgil può agganciarsi ai rilievi della Commissione di garanzia sugli scioperi: l’invito del Garante a rivedere le modalità della mobilitazione o addirittura a rinviarla è l’assist perfetto.
Ma la Cgil respinge quella che bolla come un’invasione di campo. Landini alza un muro a difesa del ruolo del sindacato. E replica piccato al leader della Lega: «Forse Salvini, che in vita sua non ha mai lavorato, pensa al suo di weekend: è nervoso perché non rispetta le promesse fatte. Il tema è il rispetto delle persone che a fine mese non ci arrivano e che oggi sono costrette a scioperare perché non sono rispettate».
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Nel botta e risposta tra Salvini e Landini si inserisce il Pd. La segretaria dei dem Elly Schlein accusa il governo «di non aver nessun rispetto per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, oltre che delle prerogative delle forze sindacali». Parole di sostegno al sindacato, ma anche un ragionamento più ampio sul diritto allo sciopero, che per Schlein è stato messo «sotto attacco»: un altro tassello di un disegno più ampio, che ha già registrato lo stop al salario minimo e «il taglio delle pensioni nella legge di bilancio».
MAURIZIO LANDINI E GIORGIA MELONI CON MARIO SECHI E PATRIZIA SCURTI ALLE SPALLE
In mezzo alla diatriba finisce anche il Garante, che stamattina riceverà Cgil e Uil. I rappresentanti dei due sindacati contesteranno i rilievi della Commissione di garanzia. Diranno che quello di venerdì è uno sciopero generale, non plurisettoriale «come sostiene il Garante», annuncia il segretario generale della Filt-Cgil Stefano Malorgio. Pertanto, è la linea, lo sciopero potrà tenersi anche se ci sono altre proteste a qualche giorno di distanza. […]
elly schlein maurizio landini MATTEO SALVINI CON IL NUMERO DI TOPOLINO DEL 1982 maurizio landini - manifestazione della cgil a roma 7 ottobre 2023