Rinaldo Frignani per il “Corriere della sera - Edizione Roma”
Se lo aspettava. Lo aveva forse capito quando i genitori delle sue giovanissime allieve hanno cominciato in massa a disdire appuntamenti e lezioni. «È meglio che ci fermiamo qui», avrebbero detto alcuni di loro a un maestro di musica di 47 anni. Eppure lui ha continuato, non è sparito dalla circolazione. Ha telefonato ancora, ha cercato un contatto. Un «signor nessuno», come lo definiscono i poliziotti che ieri mattina gli hanno notificato un' ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nella sua abitazione alla Garbatella, condivisa con un' altra persona.
«Lo sapevo che prima o poi sareste venuti, comunque volevo solo dire che avete frainteso», avrebbe detto agli agenti della Squadra mobile. Sia loro, sia il gip che ha firmato il provvedimento cautelare sono tuttavia convinti del contrario. I racconti sconvolgenti di tre bambine sotto i dieci anni, allieve del corso di chitarra organizzato dal maestro, per ora ancora incensurato, sono stati ritenuti non solo molto credibili ma anche coincidenti.
Ricordi recenti messi a verbale raccolti nel corso di audizioni protette, alla presenza di psicologi. Ma adesso c' è il sospetto che il 47enne, diplomato al conservatorio, possa aver commesso abusi sessuali anche su altre cinque-sei bambine. Anche loro allieve del maestro che pubblicizzava la sua attività affiggendo comunicazioni e offerte di lezioni nelle scuole di musica in vari quartieri.
Nella sua abitazione gli investigatori avrebbero infatti trovato i nomi di alcune bambine dalle quali il musicista - F.M., il nome non è stato reso noto per non compromettere l' identità delle piccole vittime - andava a domicilio. E, particolare ancora più inquietante, gli abusi avvenivano mentre in casa c' erano anche i parenti delle bambine, loro stessi ingannati dal comportamento apparentemente irreprensibile dell' ospite. L' insegnante, ora accusato di violenza sessuale aggravata e continuata, era sicuro di non essere scoperto.
«Lezione dopo lezione cercava invece di entrare in empatia con le bimbe in modo da poter poi comportarsi come voleva», spiegano gli agenti della IV sezione, specializzata in reati di genere, contro le donne e i minori, coordinata dal pool anti-violenza della procura. Anche per questo per qualche mese non è emerso nulla, poi una coppia di genitori si sono resi conto che la figlia aveva avuto un cambiamento di carattere, che viveva un disagio.
La bimba si è confidata con loro, ha raccontato quello che ormai da tempo accadeva durante le lezioni. È scattata la prima denuncia. Qualche giorno più tardi ne sono arrivate altre due. Il muro che proteggeva il maestro era ormai spaccato. I genitori, in costante contatto con la Mobile, hanno deciso di interrompere le visite a casa. Forse il 47enne ha intuito che era cambiato qualcosa, ma non si è dato per vinto.
Anzi, ha continuato a chiamare le famiglie delle sue vittime cercando di riallacciare i contatti. Gli investigatori non escludono che l' insegnante possa aver fatto anche altre vittime. Un numero imprecisato. Ed è per questo motivo che viene lanciato un appello alle famiglie di ragazzine che seguivano corsi di chitarra dal 47enne e che risiedono in tutta Roma a farsi vive e denunciare.