Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici
Giobbe Covatta è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte da Sanremo e dalla postazione allestita da Radio2 all'interno di Casa Siae.
Giobbe Covatta ha parlato del festival: "Lo seguo, è un argomento di conversazione. Molti ne parlano male, ma alla fine lo guardano tutti. E' la classica cosa che magari interessa poco, ma non puoi fare a meno di guardarlo, di scoprire cosa gli ruota attorno, perché poi nel giorno successivo si parla solo di quello".
Covatta sta portando a teatro uno spettacolo per i diritti dell'infanzia: "C'è ancora tanta strada da fare per affermare senza se e senza ma i diritti per l'infanzia. A me fa piacere fare questo spettacolo perché vedo che ultimamente abbiamo intrapreso un percorso contrario, con un consenso quasi unanime si mettono sempre più in discussione i diritti umani, anche quelli dei bambini. Nessuno si ribella più di tanto a questa contrazione dei diritti dell'uomo. Un fatto sempre più quotidiano".
Giobbe Covatta è stato vittima di una grossa fake news: "Quei meme in cui dico che non possiamo accogliere gli africani in Italia e in Europa non sono veri, riportano delle parole non mie. Ho tentato qualsiasi strada per eliminare questa roba da internet, ho provato in ogni modo a smentirla".
Sul tema immigrazione e accoglienza: "Le persone per prima cosa vanno aiutate. Prima si leva la gente dal mare e si mette dentro a una casa e dentro a un riparo. Poi si discute. La seconda cosa, sembrerà banale, è legata a quelli che dicono che vanno aiutati a casa loro. Io lo dico da 25 anni. Ci sono una serie di leggi che pochissimi conoscono, da molto tempo esiste una legge che prevede che lo 0.7 del pil sia destinato alla cooperazione internazionale, cioè a quel meccanismo che dovrebbe aiutarli a casa loro. Ma fino ad ora, negli ultimi 20 anni, quanto abbiamo pagato per aiutarli a casa loro? Manco una lira. E' inutile riempirsi la bocca di parole che non hanno senso".
Sugli italiani: "Sono frastornati. Quando c'è qualcuno che ti dice che va fermata un'invasione, penso a Trump ma penso anche a casa nostra, che devi fare? Vai sul vocabolario, renditi conto che la parola invasione non corrisponde nemmeno un po' a quanto sta accadendo nel nostro Paese. Se c'è un rischio che si torni al fascismo? Mah, la storia non si ripete mai uguale a sé stessa. Dovrebbe fungere da insegnamento ed offrirci degli spunti di riflessione. Lasciarci capire che certe contingenze, quando si ripetono a distanza di ottant'anni, possono diventare preoccupanti, pericolose. Io poi sono un'ottimista. Sono profondamente in disaccordo con chi ci governa in questo momento, ma non credo che ripiomberemo in quell'angoscia profonda che è stata il ventennio".