Fabrizio Monaco per “il Messaggero”
Questa volta hanno fatto molto male. La banda dei truffatori che ha preso di mira le persone anziane sul litorale, ha messo a segno un altro colpo derubando due nonni dei risparmi di una vita: 15mila euro. È successo qualche giorno fa in una villetta nel centro di Fregene, in via La Plaia. La telefonata arriva in tarda mattinata al numero fisso dell'abitazione: «Pronto nonno, è un'emergenza, ho bisogno del tuo aiuto, subito», dice la voce del finto nipote.
Non si sente bene e l'uomo, 86 anni, crede davvero che si tratti di Carletto, il nipote. «Devi andare subito all'Ufficio Postale a ritirare delle raccomandate urgenti a mio nome», ordina il giovane. Il nonno prova a resistere, dicendo che è appena rientrato a casa, è stanco, deve preparare il pranzo. Ma il nipote lo incalza e alla fine cede, risale sull'auto e va alla Posta di Fregene.
LA TRAPPOLA
Mentre lui è fuori il telefono squilla di nuovo, questa volta risponde la moglie, 87enne, che non ci sente bene. Il nipote le dice di prendere tutti i soldi che ci sono in casa, è in grave pericolo e lei lo deve salvare. La donna cerca di opporsi ma lui le dice di sbrigarsi, sta arrivando un suo amico, «Marco, gli devi consegnare tutto quello che hai, è una questione di vita o di morte». La nonna si spaventa, va nel panico, cade nella trappola e poco dopo il campanello suona davvero, alla porta si presenta il fantomatico Marco che le chiede i soldi.
Che purtroppo ci sono davvero, 15mila euro in contanti, titoli di Stato incassati il giorno prima, i risparmi di una vita. Intanto il marito allo sportello dell'Ufficio Postale non trova le raccomandate, così chiama il nipote dal cellulare. Carlo è al mare, sale sul motorino e corre a casa dalla nonna. Mentre arriva Marco esce dalla porta con il bottino, è un trentenne alto, magro, con dei tatuaggi sul collo e sulle braccia.
Il vero nipote capisce tutto, quello scappa, lui lo insegue a piedi, ma l'uomo è agile, sembra un acrobata, non resta sulla strada, scavalca con facilità i cancelli delle ville e si butta dentro i giardini, per poi saltare di nuovo siepi e recinzioni e passare a quelle vicine. Il ragazzo riesce a stargli dietro per due villette ma alla terza lo perde, con tutti i 15mila euro dei nonni.
Torna a casa dalla nonna e con il cellulare scarico prova a chiamare il 112 dal telefono fisso, la linea è ancora bloccata dai truffatori che fingono di essere loro le Forze dell'ordine e prendono tempo dicendo di andare in una strada vicina perché «il ladro è stato intercettato con i 15mila euro e devono fare il riconoscimento».
LE RICERCHE
Arrivano i Carabinieri della Stazione di Fregene e si mettono alla ricerca del ladro che però è sparito. La nonna capisce cosa è successo e non trattiene le lacrime, la povera donna piange da giorni, è inconsolabile per aver perso i risparmi di famiglia, avvilita e umiliata. Perché aldilà dei soldi quello che fa più male alle persone anziane, è proprio l'umiliazione, lo schiaffo in pieno viso ricevuto nel capire di essere così vulnerabili al raggiro.
Del resto prendersela con le persone più deboli e fragili, è proprio questo l'obiettivo, la cifra della banda di truffatori. Solo qualche giorno fa, il Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Ostia, Marco Catizone, insieme al Luogotenente Davide Pagliocca che guida la Stazione dell'Arma di Fregene, ha incontrato gli iscritti del Centro Anziani di Fregene per cercare di avvisare il maggior numero di persone dei rischi di queste odiose truffe, purtroppo in forte crescita.