“VI IMPLORO, NON MI FATE MALE” – IL RACCONTO DA INCUBO DELLA 13ENNE DI CATANIA, STUPRATA DA SETTE RAGAZZI EGIZIANI, TRA I 15 E I 19 ANNI, NELLA CENTRALISSIMA VILLA BELLINI: GLI STUPRATORI, TUTTI AFFIDATI A COMUNITÀ DI ALLOGGIO DOPO ESSERE ARRIVATI ILLEGALMENTE IN ITALIA, L’HANNO TRASCINATA IN UN BAGNO PUBBLICO VIOLENTANDOLA A TURNO E COSTRINGENDO IL FIDANZATO 17ENNE AD ASSISTERE – LA RAGAZZA HA IMMEDIATAMENTE DENUNCIATO E HA GIÀ IDENTIFICATO DUE DEI SUOI AGGRESSORI: UNO HA CONFESSATO E…

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1. STUPRO CATANIA, LA VIOLENZA DAVANTI AL FIDANZATO: LA VITTIMA HA 13 ANNI, SETTE FERMATI

Estratto dell'articolo di Lara Sirignano per www.corriere.it

 

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Prima li hanno circondati chiudendo ogni via di fuga. Poi hanno cominciato a importunare lei, 13 anni compiuti da poco, e hanno bloccato il fidanzatino 17enne che tentava di difenderla. Sette contro due. […] Trascinata nei bagni pubblici, è stata violentata a turno, mentre il ragazzo, stretto dagli aggressori, assisteva allo stupro senza poter reagire. Un episodio brutale accaduto la sera del 30 gennaio in uno dei giardini pubblici più noti di Catania, la settecentesca Villa Bellini, sul corso principale della città, da giorni presidiata dalle forze dell’ordine per la festa della patrona Sant’Agata.

 

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Probabilmente i sette aggressori, tutti giovanissimi e di origine egiziana come sveleranno poi le indagini, hanno seguito l’adolescente e il fidanzato mentre si avvicinavano ai bagni pubblici e hanno atteso che intorno non ci fosse nessuno, poi si sono avvicinati e li hanno costretti a entrare nella toilette. La villa a quell’ora è molto frequentata, specie da famiglie con bambini, ma non ci sarebbero stati testimoni. 

 

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[…] All’interno del bagno il gruppo si sarebbe diviso: alcuni hanno immobilizzato il 17enne, due hanno bloccato e violentato la ragazzina, mentre gli amici facevano la spola assistendo alla scena dal muro divisorio del gabinetto. Mezzora di terrore puro. La vittima ha cercato in ogni modo di difendersi e ha più volte urlato «Vi imploro, vi supplico, non mi fate del male, lasciatemi andare...». Poi, dolorante e sotto choc, approfittando di un momento di distrazione degli aggressori, con la forza della disperazione, è riuscita a divincolarsi e a scappare con il fidanzato fino al corso di Catania, via Etnea. Alcuni passanti l’hanno soccorsa e hanno chiamato i carabinieri.

 

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 La 13enne […] ha scelto di denunciare riferendo nei particolari ai militari quello che le era accaduto. Passo dopo passo. Un racconto drammatico confermato dal fidanzatino. La coppia ha descritto gli aggressori, ma a dare un contributo fondamentale all’identificazione dei sette sono state le telecamere che sorvegliano il giardino comunale. […[ A quel punto le indagini si sono spostate nei centri per minori non accompagnati della città. In poche ore i responsabili, che hanno tra i 15 e i 19 anni, sono stati identificati. Uno è stato anche riconosciuto dalla vittima.

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[…] Il Dna estratto corrispondeva a quello di uno dei minorenni accusati dalla vittima. Uno dei fermati, poi, avrebbe confessato e confermato il racconto della ragazzina, fornendo agli investigatori elementi utili per incastrare i complici.

 

I sette egiziani sarebbero arrivati in Italia illegalmente anni fa ed, essendo tutti minori non accompagnati, sono stati affidati a comunità alloggio che hanno provveduto a farli studiare e a fare trovare un lavoro a quelli nel frattempo divenuti maggiorenni. […] Sei sono stati rintracciati dopo poche ore, l’ultimo è stato bloccato in comunità mentre cercava di raccogliere le sue cose per fuggire.

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2. VIOLENZA A CATANIA, UNO DEI FERMATI COLLABORA ALLE INDAGINI. DUE GIÀ RICONOSCIUTI DALLA VITTIMA

Estratto dell'articolo di Lara Sirignano per www.corriere.it

 

L’ultimo faccia a faccia è fissato per oggi pomeriggio. In una struttura protetta la 13enne catanese violentata il 30 gennaio da sette egiziani (5 maggiorenni e due 15enni), si troverà davanti uno degli aggressori per il riconoscimento all’americana. Nei giorni scorsi, dopo aver raccontato agli inquirenti lo stupro subito, ha già riconosciuto due dei sette indagati come suoi aggressori.

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[…] Entro domani, a 48 ore dai fermi, dovrebbe tenersi l’udienza di convalida dei provvedimenti. Quattro maggiorenni sono in carcere, quello che ha collaborato è ai domiciliari, mentre i due minori sono in una comunità alloggio.

 

 

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