LETTA NON VUOLE PERDERE, VUOLE STRAPERDERE – AL SOTTI-LETTA MANCAVA SOLO LA PATRIMONIALE PER ATTIRARE LE SIMPATIE: IL SEGRETARIO DEL PD SI VUOLE INVENTARE UNA “DOTE” PER I DICIOTTENNI, FINANZIATA ATTRAVERSO UNA “TASSA DI SUCCESSIONE PER I PATRIMONI PLURIMILIONARI”. “È GIUSTO CHE UNO CHE HA UN PATRIMONIO COSÌ LASCI QUALCOSA ALLA SOCIETÀ…”

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Da www.corriere.it

 

L ARMATA BRANCALEONE DI LETTA L ARMATA BRANCALEONE DI LETTA

Il ritorno della patrimoniale. Il segretario del Partito democratico Enrico Letta in un'intervista al Tg2 rilancia una delle proposte più divisive tra centrosinistra e centrodestra per entrare nel vivo della campagna elettorale.

 

Al centro c'è l'idea di dare vita a una dote per i diciottenni, finanziata attraverso una «tassa di successione per i patrimoni plurimilionari, perché è giusto che uno che ha un patrimonio così lasci qualcosa alla società e se qualcosa viene ridato indietro ai giovani, che sono attanagliati dalla precarietà, credo che questo sia il senso di generazioni che si aiutano». E aggiunge: «I giovani durante la pandemia hanno salvato vite di coloro che erano più anziani, sono stati rinchiusi in casa nonostante rischiassero molto poco, hanno un credito per quanto fatto».

ENRICO LETTA ENRICO LETTA

 

Agli avversari, poi, lancia una stoccata: «Salvini e Berlusconi si sono consegnati a Meloni. Si sono arresi, la trattativa è durata un minuto», mentre al leader di Italia Viva Matteo Renzi apre uno spiraglio: «Io non metto veti nei confronti di nessuno, sto discutendo con tutti». E chiude (ancora) al M5S: «Nessun rapporto con chi ha fatto cadere Draghi».

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