1 - E FARINETTI PAGA!
Lady Coratella per Dagospia
E vabbé pazienza, prima o poi doveva succedere. La dicitura "Vino Libero" puzzava di furbata lontano un km. Codacons ha ritenuto corretto denunciare la cosa all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e qualche multarella è arrivata. La pratica commerciale era scorretta, omissiva, lo dice la sentenza, pertanto confondeva il consumatore.
Spicci, per carità, sono state applicate le sanzioni minime, non metteranno di certo in crisi il patrimonio di zio Oscar, ma intanto la sentenza è arrivata. Vino Libero era un bollino che non specificava al consumatore da cosa fosse stato liberato. Libero da che?
D'ora in poi nei supermercati di Farinetti&Friends sarà obbligatorio fare chiarezza al consumatore prima che riempia il suo carrello di prodotti costosissimi. Chiedo scusa, "eccellenze", ora si chiamano così.
Sì perché, piaccia o meno all'ufficio stampa di Eataly - che rettifica puntualmente la notizia pubblicata su Intravino, soprattutto per farci sapere che loro non sono d'accordo, ma si adeguano - d'ora in poi l'associazione Vino Libero, sarà tenuta a precisare, a raccontarcela meglio. Ovvero: " libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi e libero da almeno il 40% dei solfiti rispetto al minimo previsto dalla legge".
Sarà bene informare il lettore (e lo faccio io) che molti produttori di vino, pur non facendo parte dell'associazione Vino Libero, utilizzano meno solfiti, erbicidi e concimi chimici di loro. Qualcuno non li usa proprio, quindi produce vino molto più libero del Vino Libero, ma non si può permettere economicamente di cantarlo in DO di petto.
Pertanto quel bollino appiccicato sulle bottiglie, sbandierato sui manifesti per strada e in ogni angolo del supermercatone, quand'anche accompagnato da ulteriori precisazioni, può darsi che racconti qualcosa fatto meglio di altri, ma non parla di qualcosa fatto meglio di tutti. Chiaro, vero?
2 - L’ANTITRUST MULTA EATALY: IL “VINO LIBERO” NON È POI COSÌ LIBERO DA SOLFITI
Antonio Tomacelli per “http://www.intravino.com/”
L’Antitrust ha emesso la sentenza: il bollino “vino libero” non dice la verità o, perlomeno, confonde il consumatore, e ora Eataly dovrà pagare una multa da 50.000 euro. Tutto è nato da una denuncia del Codacons secondo la quale i vini del consorzio “Vino Libero”, in vendita nei supermercati di Oscar Farinetti, non sarebbero effettivamente liberi da solfiti, pesticidi e diserbanti ma, come dichiarato dal consorzio, “la dose massima di solfiti è inferiore almeno del 40% rispetto al limite previsto per legge”.
L’Antitrust ha pertanto invitato Eataly a modificare gli adesivi presenti sulle bottiglie, integrandoli con la dicitura “libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi, libero da almeno il 40% dei solfiti rispetto al limite previsto per legge”.
3 - LA RETTIFICA DI EATALY AL POST DI INTRAVINO
Contrariamente a quanto affermato nel Vostro articolo del 10 maggio 2016 non corrisponde al vero che i vini del progetto “Vino Libero” siano stati pubblicizzati come “senza solfiti” né l’AGCM lo ha mai sostenuto.
Il provvedimento non mette in discussione il progetto “Vino Libero”, la sua veridicità e quanto dichiarato dalle indicazioni del progetto: libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi e libero da almeno il 40% dei solfiti.
L’Autorità ha sanzionato la tempistica di modifica delle indicazioni che dovevano essere presenti anche sulla bottiglia del vino.
Tant’è che nello stesso provvedimento si dà atto che Eataly, sin da prima dell’intervento dell’AGCM, aveva correttamente predisposto la cartellonistica e i menù con le tre indicazioni esplicative del progetto “Vino Libero”: libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi e libero da almeno il 40% dei solfiti rispetto al limite previsto per legge e che le stesse indicazioni apparissero sul sito dell’Associazione Vino Libero.
Infatti, fin dall’inizio del progetto presso tutti i punti vendita Eataly le bottiglie Vino libero sono sempre state vendute con la cartellonistica sopra indicata che spiegava nel dettaglio il progetto e consentiva al consumatore di capire chiaramente quali fossero i requisiti del prodotto. Inoltre su tutte le bottiglie è sempre stata presente, come previsto dalla legge, l’indicazione “contiene solfiti”.
Come detto, Eataly riteneva invece che la dicitura “contiene solfiti” presente sulle bottiglie e la cartellonistica dei negozi, oltre alle spiegazioni presenti sul sito dell’Associazione Vino Libero, non potessero lasciare alcun margine di dubbio al consumatore.
In ogni modo, come già detto, il provvedimento non ha mai messo in discussione il progetto “Vino Libero”, la sua veridicità e quanto dichiarato dalle indicazioni del progetto: vale a dire che si tratta di un vino libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi e libero da almeno il 40% dei solfiti: questo non è mai stato oggetto di contestazioni.
oscar farinetti e debora serracchiani
Eataly, pur non condividendo la motivazione, ha da subito collaborato lealmente con l’AGCM chiedendo a Vino Libero di apportare le modifiche richieste. E così, oggi, è fatto.
L’incomprensione con l’Autorità e quindi il provvedimento sanzionatorio, che comunque Eataly ritiene sbagliato, scaturiscono unicamente dalla tempistica con cui tali modifiche sono state effettuate.
Vino Libero è un progetto vero, importante che Eataly si impegna a portare avanti nel rispetto della salute dei clienti e dei tanti contadini che credono in un’agricoltura più pulita e con meno chimica.