Più che un red carpet sembra una festa in maschera. O al limite una convention di cosplayer. Agli MTV Video Music Awards si è visto di tutto: diavolette e scolarette sexy, trasparenze più che azzardate, trapper toreri, sorelle con abiti identici con relativo "effetto Shining", fino a Madonna con un look berbero del quale non riesce a liberarsi da ormai una settimana (da quando cioè ha festeggiato i 60 anni in Marocco).
Sfogliando la gallery dell'horror show andato in scena al Radio City Music Hall di New York si ha una sensazione di già visto: si è di fronte al lato oscuro del ritorno degli anni '90 ad un livello successivo rispetto al marsupio e alle ciabatte.
Così se da una parte si ha l'espressione più alta e stimolante di questo trend con le ultime collezioni di Versace, onnipresenti anche sul palco dei VMA's (si veda l'esibizione di Jennifer Lopez) e vera ossessione del jet set, dall'altra parte si trova il suo punto più basso in una certa ricerca di stravaganza malriuscita e nell'incapacità per molti esponenti della scena rap e trap (presenti in gran numero alla cerimonia vista la popolarità del genere) di liberarsi dello stereotipo estetico "bling-bling", vecchio di trent'anni e che forse non ha più molto da raccontare.
La nota positiva è che, di sicuro, guardando un red carpet del genere non si corre il rischio di annoiarsi
scott rogowsky e stacy london lily barrios algee smith amber rose andrew watt anna kendrick asian doll blac chyna chloe x halle dreamdolle e teyana taylor iggy azalea kim petras lil pump melody mitchell offset e qauvo