Estratti del libro “Carlo III. La lunga attesa di un re” di Vittorio Sabadin, raccolti da Giorgio dell'Arti e pubblicati da “Il Fatto Quotidiano”
Moda. Carlo è stato dichiarato più volte dalle riviste specializzate l’uomo più elegante del mondo, e i suoi abiti non passano mai di moda, perché non sono mai stati di moda.
Sarto/1. Il suo sarto, nei primi anni, è stato Mr Watson di Hawes & Curtis di Dover Street. Watson, che assumeva sempre un atteggiamento molto aristocratico, mandava campioni di stoffa in visione e attendeva la chiamata dal St James’s Palace per recarsi dal Principe. Quando il valletto ne annunciava l’arrivo, Carlo faceva sempre la stessa domanda: “Con che cosa è venuto?”. “Con la Rolls, signore”. “Non c’è da stupirsi – concludeva – che i miei abiti costino così tanto”.
Sarto/2. L’erede al trono è poi passato a Johns & Pegg di Clifford Street, prima di trovare il suo sarto ideale nella bottega di Anderson & Sheppard, aperta al numero 30 di Savile Row e trasferita nel 2004, alla scadenza di un centenario contratto di utilizzo della proprietà, nella parallela Old Burlington Street. […]
Scarpe/1. Le scarpe sono perfettamente lucidate da un soldato delle Welsh Guards, che pare ne stiri anche i lacci.
Scarpe/2. Da mezzo secolo Carlo fa realizzare le proprie scarpe a mano da Lobb di St James’s, un negozio che si trova all’angolo con Pall Mall, proprio a pochi passi dal Palazzo di St James […]
Manutenzione. Carlo ha continuato a indossare fino a poco tempo fa un paio di Oxford plain che si era fatto fare nel 1971, e nel suo guardaroba non ci sono molte scarpe nuove perché, grazie anche a una manutenzione puntuale e professionale, quelle vecchie sono ancora tutte impeccabili.
Nave. Un paio delle sue scarpe è stato realizzato con il cuoio recuperato da una nave affondata nel XVIII secolo e destinato allo zar di Russia, e Carlo lo porta da quarant’anni.
Camicie. Per le camicie, Carlo si serve da Turnbull & Asser, che dal 1903 si trova al 71-72 di Jermyn Street. A ogni nuovo cliente il negozio richiede, una volta che la sua prima camicia su misura è stata cucita, di indossarla e lavarla tre volte, in modo che il tessuto si assesti e si possano prendere le misure definitive di quelle successive, per una vestibilità perfetta.
Cravatte. Le uniche cravatte dai colori accesi che indossa sono le regimental che è obbligato a portare quando va in visita ai reggimenti: soldati e ufficiali non accetterebbero che quel giorno persino il Re non indossasse la loro cravatta.
Cappelli. Per i cappelli, compresi quelli da cerimonia, Carlo utilizza i servizi di James Lock & Co., al numero 6 di St James’s Street, dove il negozio si trova da secoli: è stato aperto nel 1676, quando regnava un altro re con il suo nome, Carlo II. Lock ha inventato nel 1849 il più famoso cappello inglese, la bombetta.
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(5. Fine)Notizie tratte da: Vittorio Sabadin, “Carlo III. La lunga attesa di un re”, Utet, pagg. 300, 15,20.
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