Estratto dell’articolo di Stefano Vladovich per “il Giornale”
Aggredita, violentata e rapinata in pieno centro. Arrestato un gambiano di 25 anni, ufficialmente in Italia grazie allo status di rifugiato politico nonostante i precedenti penali, droga e reati contro la persona.
Vittima una 28enne ucraina, a Firenze per frequentare un corso di Design. […]Sono le 5,30 di domenica 11 dicembre. La studentessa ha trascorso il sabato sera con degli amici in quattro locali tra l’Oltrarno e il centro. All’alba si avvia, a piedi, verso casa, in via di Santo Spirito.
“Avevo alzato il gomito - racconterà ai carabinieri di Santa Maria Novella -, non mi reggevo bene in piedi. Barcollavo”. Il gambiano ne approfitta immediatamente.
Si avvicina, la spintona poi l’afferra e se la mette in spalla. Apre un cancello di legno di un cantiere e, nascosto fra le impalcature e i tendoni, la violenta. Le sottrae persino il cellulare dalle mani per non farle chiedere aiuto, un iPhone con la cover blu. Poi se fila a gambe levate.
La 28enne è stordita, ricorda solo di essere picchiata e abusata. Chiede aiuto a un’amica e con questa va in caserma. È sconvolta, i militari la soccorrono e chiamano il 118. I medici dell’ospedale Careggi confermano: “Presenta ecchimosi e lesioni a braccia e gambe”, spiegano.
[…] Il 27 dicembre l’uomo viene identificato ma si muove rapido, fra la parrocchia e l’intera provincia fiorentina. Il fascicolo, aperto dal pm Giulio Monferini, si chiude quando i militari lo trovano al Parco delle Cascine. A firmare l’ordinanza di custodia cautelare nel carcere di Sollicciano è il gip Angelo Antonio Pezzuti. Le accuse sono di violenza sessuale aggravata dalla condizione di inferiorità psico fisica della vittima e di rapina aggravata, in quanto compiuta in un luogo tale da ostacolarne la difesa e perché finalizzata a conseguire l’impunità della violenza sessuale stessa.