MARADONA SENZA PACE - A NAPOLI SCATTA L’INCHIESTA PURE SULLA FUTURA STATUA DEL PIBE DE ORO FINANZIATA COI SOLDI DEI TIFOSI, CHE DOVREBBE SORGERE DI FRONTE ALLO STADIO - NELLA COMMISSIONE INCARICATA DI SELEZIONARE I PROGETTI MIGLIORI CI SONO DUE ESPONENTI DEGLI ULTRÀ PIÙ ESTREMI E LA DIGOS SI È PRESENTATA IN COMUNE PER ACQUISIRE LA DOCUMENTAZIONE...

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Titti Beneduce per www.corriere.it

 

NAPOLI - IL MURALE NELLA STAZIONE MOSTRA DELLA FERROVIA CUMANA - DIEGO ARMANDO MARADONA NAPOLI - IL MURALE NELLA STAZIONE MOSTRA DELLA FERROVIA CUMANA - DIEGO ARMANDO MARADONA

Agenti della Digos hanno acquisito negli uffici del Comune i documenti relativi alla manifestazione di intenti per la futura statua di Diego Maradona. La Procura ha infatti aperto un fascicolo per approfondire la vicenda, in particolare per quanto attiene alla composizione della commissione che dovrà selezionare i progetti migliori; si tratta di un’indagine conoscitiva e al momento non ci sono indagati.

 

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Le verifiche riguardano in particolare due componenti della commissione, legati ad ambienti ultrà. I titolari del fascicolo sono i pm che lavorano all’inchiesta sui violenti scontri avvenuti lo scorso 22 ottobre in città, quando una manifestazione di protesta contro la chiusura dei locali pubblici in tempo di pandemia da Covid, a causa della presenza anche di facinorosi provenienti dalle fila degli ultrà, si trasformò nella devastazione del lungomare.

 

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Diversi interessi si saldarono in quelle ore di folle violenza: tra i commercianti si infiltrarono esponenti dei centri sociali, persone vicine a clan camorristici e, appunto, esponenti della tifoseria estrema. Se vi sia un nesso tra quegli episodi e la costruzione della statua di Maradona è presto per dirlo; il pool che si occupa delle due vicende è lo stesso, formato dai pm Antonello Ardituro, Stefano Capuano, Luciano D’Angelo e Danilo De Simone.

 

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La commissione è composta da esperti d’arte, direttori di musei, docenti universitari, campioni dello sport, da Diego junior, il figlio che Maradona ha avuto da Cristiana Sinagra e da due persone che sono espressione dei tifosi più accesi del Napoli.

 

Il Comune, che a tempo di record ha già intitolato lo stadio ex San Paolo al campione argentino, intendeva creare un gruppo formato da «autorevoli esponenti cittadini del settore dell’arte e della cultura, da rappresentanti del mondo dello sport e delle tifoserie» affinché fossero «prese in considerazione sia l’istanza relativa all’artisticità dell’opera e delle caratteristiche ad essa connesse, sia quella relativa al sentimento e all’immaginario popolare nei confronti del “mito” calcistico». L’elenco di nomi sarà ora esaminato dai magistrati.

 

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La commissione di esperti dovrebbe individuare i progetti migliori in base ai criteri stabiliti dal Comune, mentre la parola finale sulla statua del campione scomparso all’improvviso lo scorso novembre dovrebbe spettare ai napoletani, chiamati a esprimersi attraverso un sondaggio.

 

La decisione sui progetti «finalisti» selezionati dalla commissione di esperti era stata annunciata per gli inizi di febbraio, quindi tra pochi giorni; difficile prevedere se l’inchiesta avviata dalla Procura possa far slittare i tempi.

 

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Ieri l’assessore comunale allo Sport, Ciro Borriello, dai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha ribadito che il monumento — realizzato con donazioni fatte dai tifosi e dai cittadini — sarà posizionato all’ingresso dello stadio, nell’attuale piazzale Vincenzo Tecchio che a suo giudizio prossimamente dovrebbe essere intitolato a Diego Armando Maradona. Anche il punto esatto del piazzale in cui sarà posizionata la statua dovrebbe essere scelto dai napoletani con il sistema del sondaggio.

 

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Quanto alla data, è stata individuata quella del 10 maggio, in ricordo del primo scudetto vinto, appunto, il 10 maggio del 1987: un evento storico per la città. L’inaugurazione dovrebbe avvenire, sempre secondo Borriello, alla presenza delle squadre in cui ha giocato Maradona, tra le quali ovviamente la Nazionale argentina.

 

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