Silvia Cutuli per “il Messaggero”
Il Coronavirus non c'entra. Le mascherine chirurgiche di cortesia indossate per non trasmettere virus e batteri già da qualche stagione stanno contagiando la moda, che le vuole però griffate. Come a dire che la sindrome cinese ha solo amplificato la visibilità di un accessorio finora improbabile, sulla cui utilità mista a carica sovversiva - per il fatto di nascondere parte del volto - ragionano ora designer e stilisti.
È un post-disastro climatico quello messo in scena dalla francese Marine Serre: per sopravvivere alla crisi ecologica si indossano maschere antigas, poco fashion forse, ma perfette per combattere la battaglia ambientalista della stilista.
L'inglese Samuel Ross del marchio giovane A Cold Wall ha consegnato agli ospiti e ai modelli della sua sfilata una sorta di kit di sopravvivenza con tanto di maschere antigas funzionanti. I giovani designer delle inquinate metropoli asiatiche uniscono l'utile al dilettevole. La bacheca Instagram del giovane stilista Zhijun Wang è una vetrina di mascherine ricavate dall'assemblaggio di pezzi delle sneaker di maggiore successo.
IL BOOM
«L'anonimato ha a che fare con la libertà», dichiara Myss Keta, la cantante dal volto velato di cui sin dal debutto sulla piattaforma Youtube nel 2013, non si conoscono i connotati e l' identità e che ieri si è esibita a Sanremo con il suo accessorio feticcio. «La maschera fa diventare altro rispetto a te, è come se diventassi quel personaggio», spiega Myss Keta.
Datemi una maschera insomma e farò la vostra fortuna. La riprova arriva all'indomani del red carpet di Billie Eilish ai Grammy Awards: look griffato Gucci, mascherina nera di tulle compresa. Nonostante il modello in questione fosse un pezzo unico personalizzato dal direttore creativo Alessandro Michele in persona, nelle successive 24 ore le ricerche online di mascherine hanno avuto un incremento del 42%, come ha registrato il motore di ricerca globale di moda www.lyst.it. Guida la classifica la face mask di Off-White, seguita da Nike, Louis Vuitton e Marcelo Burlon.
Ma quando credevamo di averne viste di tutti i colori, ecco che sulla passerella p/e 2020 del marchio americano Area fa la sua comparsa l'erede estiva della mascherina: più succinta da lasciare scoperta la bocca e tempestata di cristalli, al pari di una finta e preziosa barba gioiello.
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