UN MATTONE SUL CUPOLONE – LA “CRICCA” DEL BROKER MOLISANO TORZI ERA AL LAVORO DA 4 ANNI PER DEPREDARE LE RISORSE DELLA SANTA SEDE, CIOÈ DA BEN PRIMA DELL’INVESTIMENTO DI SLOANE AVENUE – I QUATTRO OPERAVANO SUL SETTORE DEI CREDITI SANITARI. NEL 2016 LA OSA DI GIUSEPPE MARIA MILANESE EMETTE UN’OBBLIGAZIONE SOTTOSCRITTA INTEGRALMENTE DALLA SEGRETERIA DI STATO CON…

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Gianluca Paolucci per “la Stampa”

 

GIANLUIGI TORZI GIANLUIGI TORZI

Una vera e propria «cricca», che ha lavorato per depredare risorse di strutture legate al Vaticano, in azione dentro la Santa Sede da ben prima della vicenda dell'investimento di Sloane Avenue a Londra. E che fino alla vicenda dell'immobile al centro dello scandalo operava su un altro settore ugualmente redditizio: i crediti sanitari.

 

È quanto emerge dalla lettura degli atti della vicenda, dalla richiesta di rogatoria avanzata dalle autorità vaticane all'Italia fino al mandato d'arresto di Gianluigi Torzi, incrociata con altri documenti visionati da La Stampa. A parlare esplicitamente di una «associazione» tra Fabrizio Tirabassi, Giuseppe Maria Milanese, Gianluigi Torzi e L. C. è la richiesta di rogatoria inviata dalle autorità vaticane alla procura di Roma il 26 novembre scorso.

 

Giuseppe Maria Milanese Giuseppe Maria Milanese

Che analizza anche una serie di operazioni compiute dai quattro nel settore dei crediti sanitari. Tirabassi, ex funzionario della Segreteria di Stato, è uno degli indagati nell'inchiesta sul palazzo di Sloane Avenue nonché una delle prime teste a cadere quando è emersa la vicenda. Milanese, presidente della cooperativa Osa, compare in questa storia come uno dei personaggi chiamati a «mediare» quando esplode la vicenda delle perdite nell'investimento fatto con l'Obolo di San Pietro nei fondi del finanziere Raffaele Mincione.

 

IL PALAZZO DEL VATICANO A SLOAN SQUARE - LONDRA IL PALAZZO DEL VATICANO A SLOAN SQUARE - LONDRA

Inizialmente individuato come una figura equivoca e dal discutibile profilo reputazione nella rogatoria di novembre, viene definito «disinteressato» nel mandato d'arresto di Torzi, dopo un interrogatorio durato 8 ore e ampiamente citato nell'atto d'arresto. Torzi, arrestato in Vaticano nel giugno scorso e rilasciato qualche giorno dopo, incassa almeno 15 milioni di euro per la «mediazione» con Mincione sul palazzo grazie anche all'interposizione di una sua società, la lussemburghese Gutt sa.

 

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone

C., architetto romano con numerosi affari a Londra, è tutt' ora amministratore della London 60 SA Limited, la società controllata dalla Segreteria di Stato alla quale fa capo adesso il palazzo di Sloane Avenue. Risulta però anche legato a Torzi da una serie di incroci societari.

 

I rapporti risalgono almeno al 2016, quando la Osa di Milanese, che fornisce personale specializzato alle strutture sanitarie emette un'obbligazione che viene sottoscritta integralmente dalla Segreteria di Stato con i fondi depositati presso Credit Suisse.

 

Nello stesso periodo, a febbraio 2016, la Sogenel di Enrico Crasso - ex Credit Suisse e uno dei gestori di fiducia delle finanze vaticane - ottiene un mandato da Osa per «analisi e e gestione del recupero dei suoi asset di credito». In realtà il compenso di Sogenel (40 mila euro) rappresenterebbe la commissione per il bond sottoscritto dalla Segreteria di Stato. Nel 2017 parte poi l'operazione di cartolarizzazione dei crediti vantati dal Fatebenefratelli, struttura del Vaticano, nei confronti della Asl Roma 1.

ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO

 

Ad orchestrare il tutto sarebbero, secondo i documenti visionati, Torzi e C.. Si tratta in realtà di tre operazioni distinte, tutte con commissioni stratosferiche per gli intermediari: il 20% dei crediti ceduti. Su 14,8 milioni di incasso della prima tranche, al Fatebenefratelli vanno 11,2 milioni mentre 3,6 milioni vanno alla Odikon Services, controllata da Torzi e nella quale C. è stato amministratore fino a novembre 2018. Nel 2018 è poi la Sunset Enterprise a prendere il 20% di commissioni su un'altra cartolarizzazione del Fatebenefratelli.

 

RAFFAELE MINCIONE RAFFAELE MINCIONE

Ovvero, la società di Torzi che un anno più tardi incasserà una parte della «commissione» per la vicenda del palazzo di Londra. In questo caso però il veicolo (Sierra One Spv) non pagherà mai i crediti e la commissione salta. Non salta però qualche tempo dopo, quando il Fatebenefratelli vara una terza operazione di cartolarizzazione: 28,7 milioni di incasso totale e altri 7,2 milioni alla Sunset di Torzi.

 

I bond emessi poi da Sierra finiscono anche (per 3,9 milioni) nel fondo Athena alimentato dai soldi del Vaticano. Il Servicer è la Sunset Credit Yeld di C.. Stessa società che compare anche in un'altra operazione, a fine 2018, sui crediti della Osa di Milanese. Operazione che coinvolge anche Tirabassi: gli inquirenti vaticani annotano che Tirabassi e C. lavorano insieme sui crediti sanitari negli stessi mesi in cui C. («ancora non indagato», dice una fonte della Santa Sede) si occupava anche dell'immobile di Londra. Oltre a essere amministratore della società che lo controlla, una sua società ottiene anche il mandato per la gestione dell'immobile.

LA SEGRETERIA DI STATO COMPRA IL PALAZZO DI ATHENA FUND DA MINCIONE LA SEGRETERIA DI STATO COMPRA IL PALAZZO DI ATHENA FUND DA MINCIONE GIANLUIGI TORZI GIANLUIGI TORZI stabile di sloane avenue londra stabile di sloane avenue londra Giovanni Angelo Becciu Giovanni Angelo Becciu

 

 

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