E MENO MALE CHE I RUSSI NON FACEVANO PROGRESSI – L’INTELLIGENCE BRITANNICA SOSTIENE CHE L’AVANZATA DELLE TRUPPE DI PUTIN NELLE ULTIME 24 ORE SI SIA ARRESTATA, MA SUL TERRENO NON È PROPRIO COSÌ. GLI UCRAINI HANNO PERSO UNA QUARANTINA DI VILLAGGI, È RIPRESA L’OFFENSIVA SU ODESSA E LE BOMBE CONTINUANO A CADERE SULL’ACCIAIERIA AZOVSTAL DI MARIUPOL – LA PREVISIONE DI BORIS JOHNSON: "LA GUERRA PUÒ DURARE FINO AL 2023 E PUTIN PUÒ VINCERLA" - I PUNTI CHIAVE PER RAGGIUNGERE LA FINE DEL CONFLITTO SONO ECONOMICI E MILITARI: LA VIDEO-ANALISI DELLA “STAMPA”- VIDEO

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La guerra in Ucraina potrebbe finire tra un anno e mezzo

 

 

Andrea Marinelli e Guido Olimpio per www.corriere.it

 

putin zelensky putin zelensky

La nuova fase di guerra ha una doppia lettura. Per l’intelligence britannica i russi non hanno conseguito grandi risultati, tuttavia gli ucraini hanno perso una quarantina di villaggi e subiscono una forte pressione.

 

L’Armata di Putin agisce sul fronte orientale, dove ha ammassato forze consistenti, comprese alcune reduci dall’area della capitale. La valutazione degli osservatori è costante: strappa località minori, rivendica distruzioni di depositi e velivoli, però non riesce ancora a sfondare. In alcune zone riperde ciò che aveva preso. Da qui il giudizio “negativo” del bollettino quotidiano emesso da Londra.

 

case distrutte a mariupol. case distrutte a mariupol.

Al tempo stesso le notizie, però, indicano che i pesanti bombardamenti uniti a “puntate” dei Battaglioni hanno permesso di sottrarre territorio. E il governatore della regione di Luhansk ha parlato di un ripiegamento tattico della resistenza da alcune zone. Il martellamento del nemico è continuo, c’è sempre il rischio dell’accerchiamento. A Mariupol, dentro l’acciaieria, resistono i marines e i militari dell’Azov, sembra che abbiano ricevuto persino dei rifornimenti con elicotteri, dettaglio da verificare.

missili russi colpiscono odessa 1 missili russi colpiscono odessa 1

 

L’Ucraina e la conta delle armi. Il presidente Zelensky è finalmente soddisfatto per l’aiuto concreto occidentale: cannoni, sistemi lanciarazzi a lunga gittata, tank, munizioni (indispensabili quanto i mezzi), droni-kamikaze. Importante l’artiglieria, di due tipi.

 

I semoventi e i lunghi calibri trainati, come gli M777 americani in grado di sparare fino a 40 chilometri proiettili a guida GPS, dunque piuttosto precisi. Washington ne ha inviati oltre un centinaio mentre altri paesi stanno trasferendo «pezzi» analoghi o più vecchi. Per essere efficaci devono poter contare sulla ricerca di radar che individuano le batterie avversarie.

MEME ZELENSKY PUTIN MEME ZELENSKY PUTIN

 

Sempre gli Usa e l’Olanda hanno spedito alcuni apparati di questo tipo. I nuovi droni-kamikaze Phoenix Ghost, con la possibilità di restare a lungo in volo e impiegabili di notte, rappresentano un artiglio in più per centrare le posizioni senza esporsi. Ne hanno 120 – non molti – e sono un prototipo appena uscito di fabbrica con una procedura accelerata. Per gli analisti Kiev ha ora un dispositivo ritenuto considerevole con il quale tenere gli invasori e provare a contrattaccare.

 

nuova fossa comune scoperta a mariupol nuova fossa comune scoperta a mariupol

Potremmo assistere a giorni di “attrito” tra i due contendenti senza mutamenti sostanziali. E non mancano previsioni che invitano a guardare non alle scadenze di primavera, ma all’estate. Resta la doppia lettura anche per lo stato dell’Armata: i Battaglioni sarebbero degradati al 75% del loro potenziale, ci si sofferma sempre sulla qualità dei militari – è un ritornello -, però rappresentano lo stesso una minaccia. Le località conquistate ne sono la prova. Un report austriaco sottolinea anche che le condizioni del terreno sono favorevoli al dispiegamento di tank, un vantaggio per chi attacca.

 

Altro punto concerne l’aviazione di Putin: colpisce senza avere la superiorità aerea, condizione indispensabile per agevolare un’avanzata. Infatti si è concentrata sul Donbass, non è stata in grado di ostacolare la retrovia logistica nella parte occidentale dell’Ucraina, quella linfa che porta ogni giorno materiale bellico ai difensori. Il contrasto è stato affidato ai missili da crociera, troppo pochi per chiudere il “rubinetto”. Vedremo se lo Stato Maggiore agirà in modo diverso ora che a Kiev giungono non casse, ma corazzati e blindati, ossia “veicoli” difficilmente oscurabili.

 

 

vladimir putin volodymyr zelensky vladimir putin volodymyr zelensky

C’è poi un “dibattito” sulle dichiarazioni rilasciate ieri dal generale Minnekaev sui futuri obiettivi dell’operazione speciale: il controllo dell’Ucraina meridionale, il ben noto corridoio con la Crimea e una possibile progressione verso la repubblica autonoma – non riconosciuta – della Transnistria. Sono ancora i “sovietologi” – passatemi il termine - a dare un’interpretazione. L’ufficiale non è il comandante suprem o, ricopre la carica numero due del Distretto Centrale e svolge il ruolo “super commissario politico”, dunque non avrebbe tutti i titoli per enunciare un programma così delineato. Poi la nota, scontata: i target possono essere questi, corrispondono a quanto detto in passato, però l’esercito deve avere le capacità per conseguirli. Tanto più che dovrebbero anche “prendere” Odessa, task per nulla facile. E’ sempre il campo a misurare le ambizioni. L’insieme di fattori non esclude nulla.

mariupol mariupol

 

Ieri Boris Johnson, insieme a fonti anonime americane, non ha neppure escluso la vittoria della Russia. Osservazione che racchiude il desiderio di spronare a fare di più in sostegno dell’Ucraina, ma anche il timore che Putin possa andare avanti ad oltranza convinto che il tempo sia dalla sua parte.

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