Rinaldo Frignani per corriere.it
«Dall’esame delle correnti sono arrivato alla conclusione che proviene dalla Toscana». Pietro Muzio, assistente capo della polizia di Stato in servizio alla questura di La Spezia e appassionato skipper al timone dell’imbarcazione di famiglia, la «Serena IV», spera di fare in tempo per San Valentino a dare un volto e un nome ai protagonisti di una storia romantica, d’altri tempi. Nel novembre scorso, veleggiando a due miglia e mezzo dalla costa delle Cinque Terre, il poliziotto-velista ha avvistato in acqua una bottiglia con un messaggio all’interno. «Mi sono sdraiato sulla coperta e ho allungato la mano, dopo due tentativi sono riuscito ad afferrarla. Era chiusa con un tappo di sughero che con l’acqua si è allargato ed è diventato ermetico, così il foglietto all’interno si è conservato abbastanza bene, tanto da permettere di leggere una lettera romantica e bella», racconta il poliziotto che da quel giorno si è messo alla ricerca di chi ha scritto quelle parole e della sua amata, Pina.
«L’ha scritto un uomo anziano»
«Sembra più una poesia, in un buon italiano, forse l’opera di un uomo di età avanzata. Anche perché non ci sono tante ragazze che oggi si chiamano Pina - ipotizza l’agente -. Sembra la storia struggente di due persone che si sono amate ma che poi hanno preso strade diverse e adesso lui la cerca ancora». Le vicende di cronaca portano quasi sempre a pensare al peggio, purtroppo, ma questa volta lo scritto si riferisce a una persona in vita, seppur malinconica. «Credo che l’abbia prodotta quattro-cinque mesi fa e poi affidata al mare», dice ancora Muzio.
«Nei tuoi occhi tanta malinconia»
«Sì - si legge sul foglio in parte scolorito dalla salsedine - eri tanto bella, allora giovinetta come ancora la sei ora. Stampata in volto avevi la dolcezza come ancora adesso aleggia nei tuoi occhi con in fondo un poco di malinconia. Che se vuoi puoi scacciare con qualche felice battuta. No! Non ti crucciare, sorridi, sorridi e gli occhi tuoi si illuminano di una luce tutta nuova. C’è tanta gente che ti vuole bene. A Pina».
«In mare ho trovato di tutto, anche un tesoro»
«In mare - racconta ancora il poliziotto, figlio di un comandante di nave ed esperto al timone ormai da 17 anni in ogni punto del Mediterraneo, e in più già campione italiano di vela fra le forze armate - ho trovato di tutto, ma questa bottiglia con il messaggio è la prima. Mi sono imbattuto perfino in una lampada da un metro di diametro che era stata persa da un faro, poi ho recuperato soldi ed effetti personali persi da un facoltoso imprenditore austriaco salpato a tutta velocità con il suo offshore da Santa Margherita Ligure.