I MILIONI DELLE 'NDRINE PASSANO NEI “MONEY-TRANSFER” DEI CINESI – A ROMA I NEGOZI CHE SI OCCUPANO DI TRASFERIMENTO DI DENARO VENGONO USATI DALLA ‘NDRANGHETA PER RIPULIRE IL DENARO O INVIARLO AI NARCOS SUDAMERICANI PER PAGARE LA DROGA - IN SOLI TRE GIORNI, NELL'AGOSTO DEL 2022, ATTRAVERSO I "MONEY-TRANSFER" DELLA CAPITALE SONO PASSATI OLTRE 6 MILIONI DI EURO - LE INTERCETTAZIONI: “I CINESI PER MENO DI UN MILIONE NON SI MUOVONO…”

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Estratto dell’articolo di Alessia Marani per “il Messaggero”

 

money transfer. money transfer.

Le staffette del narcotraffico inondano Roma non solo di coca, ma anche di soldi. Da ripulire o da inviare ai narcos sudamericani per pagare i carichi di stupefacente. Per farlo le ndrine utilizzano money-transfer cinesi con base nella Città Eterna. Autentiche banche illegali capaci di muovere milioni di euro al giorno.

 

Lo rivelano le intercettazioni del Ros dei carabinieri che hanno sgominato una organizzazione criminale facente capo ad alcune delle più importanti e potenti famiglie dell'area jonica (Pelle, Strangio, Nirta, Giampaolo, Mammoliti, Giorgi) fino a seguire le tracce dei narcoproventi in anonimi capannoni e appartamenti lungo la Casilina, la Tiburtina e la Prenestina.

 

money transfer money transfer

Sebastiano Mammoliti, classe 2003, dell'omonima famiglia (alias Fischiante) di San Luca nella Locride, intercettato, a un accolito che gli chiedeva se conoscesse persone in grado di far giungere il denaro in Sudamerica spiega il metodo. «Ma te mica hai change...», gli chiede. E lui risponde: «Per mandare i soldi di là fra cioè Brazil Ecuador ..... loro tengono la percentuale.. si usano i change money... fanno i cinesi questi lavori».

 

Alle famiglie di Sa Luca, secondo gli inquirenti della Dda, era riconducibile anche la "Caffè in srl" con sede nel quartiere romano di Gregorio VII nella cui sfera c'erano ristoranti e locali, come la storica trattoria "Pallotta" di Ponte Milvio, ora sotto sequestro preventivo e in amministrazione controllata dello Stato.

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[…] È qui che, bussando alle porte di capannoni e appartamenti lungo la Tiburtina, la Casilina e la Prenestina i "pick-up money" cinesi incassavano i soldi del narcotraffico dai "corrieri" inviati con le mazzette di denaro. Se tra l'agosto del 2020 e il maggio del 2021 i carabinieri del Ros documentano il trasferimento di complessivi 22,3 milioni di euro dalla Calabria - tramite Belgio e Olanda - verso Panama, Colombia, Brasile e Ecuador, la maggior parte del trasferimento di denaro, circa 14 milioni, avviene attraverso l'ingaggio di organizzazioni criminali cinesi attive nella Capitale, con basi anche in Dubai, specializzate nell'esecuzione di operazioni di "pick-up money" a livello globale. […]

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In appena tre giorni, nell'agosto dello scorso anno, per i money transfer cinesi di Roma passano oltre 6 milioni di euro. Perché i Fischiante sono chiari: «I cinesi per meno di un milione di euro non si muovono».

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