Riccardo Lo Verso per il “Corriere della Sera”
Oltre quattrocento nuovi posti letto Covid (esattamente 443) creati in due giorni in Sicilia. Lo ha comunicato l'Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, un balzo notevole che ha evitato alla Regione di passare in zona gialla. Per il momento. «Sono dati reali», assicurano dall'assessorato regionale alla Sanità, che nei mesi scorsi ha dovuto contrastare il clamore mediatico di un'inchiesta della Procura, ancora in corso, su alcuni parametri relativi alla pandemia che potrebbero essere stati falsificati (per evitare, allora, di finire in zona rossa).
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«Nessun miracolo - spiega l'assessore Ruggero Razza - siamo semplicemente tornati ai posti letto del primo marzo scorso, perché il virus non si insegue, ma si anticipa». L'isola resta bianca almeno fino al 23 agosto, quando ci sarà il nuovo monitoraggio dell'Iss. Per quella data, salvo un'inversione di tendenza, la Sicilia avrà superato tutti e tre i parametri: incidenza massima di 50 contagi per centomila abitanti, occupazione del 15% dei posti letto nei reparti ordinari Covid e 10% nelle terapie intensive.
Il primo parametro la Sicilia lo ha già superato da tempo (siamo a 120,75), per gli altri c'è mancato poco (rianimazioni al 9%, reparti al 15%) e sono stati decisivi proprio i nuovi posti letto. L'11 agosto la Sicilia aveva comunicato ad Agenas di avere a disposizione 3.167 posti ordinari e 730 in terapia intensiva, a cui vanno aggiunti altri 196 posti attivabili in caso di ulteriore emergenza.
Due giorni dopo, il 13 agosto, il balzo: 3.610 posti ordinari, 755 in terapia intensiva. In due giorni il numero dei pazienti nei reparti ordinari è passato da 459 a 499, mentre in terapia intensiva da 59 a 65. La Sicilia e la Calabria sono le uniche regioni dove si registra un incremento dei nuovi posti letto, ma negli ospedali calabresi è stato meno netto: da 772 a 797. Il dirigente generale dell'assessorato Mario La Rocca spiega che l'aumento in Sicilia è stato possibile «accorpando alcuni reparti che in questo momento hanno meno pazienti ricoverati».
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Il primo obiettivo del governo siciliano resta però un altro: «Ci sono siciliani refrattari al vaccino - spiega l'assessore Razza -. Il dato dei nostri posti letto è reale, la priorità è cercare di non occuparli». Ieri intanto il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato alla Regione Siciliana una richiesta di informazioni in merito alle nuove modalità per l'accesso degli utenti agli uffici pubblici e agli edifici aperti al pubblico. La Regione infatti, con un'ordinanza del 13 agosto, ha previsto per l'accesso il green pass. Chi non ne è in possesso potrà usufruire dei servizi forniti dall'amministrazione pubblica esclusivamente in via telematica, o comunque da remoto.
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