Marco De Risi per “il Messaggero”
Botte da orbi al funerale. Ci sarebbe dovuto essere quell'atmosfera mesta e triste. Ieri pomeriggio, a piazza Regina Pacis, nel centro di Ostia, era tutto pronto per celebrare un funerale. C'era il prete pronto all'estremo saluto, gli operai, ben vestiti, con giacca e cravatta, intorno alla macchina con all'interno il feretro. Amici e famigliari uniti nell'estremo saluto ad un loro congiunto. Ad un certo punto la situazione è drasticamente cambiata. Dai comportamenti cadenzati e composti, si è passati a grida, spintoni. E sono dovuti intervenire anche i carabinieri. Ma cosa era accaduto?
Due ex si sono ritrovati al funerale per salutare un loro parente ma, sebbene in un contesto così particolare, fra i due sono tornati i vecchi dissapori. Una convivenza la loro che è finita malissimo anche per alcune intemperanze di lui. E ieri verso le 16, nonostante tutto fosse pronto per celebrare il funerale in chiesa, sono partite le solite scintille a tal punto che l'uomo, sulla cinquantina, ha perso il lume della ragione e si è avventato fisicamente su la sua ex. C'è stato un fuggi fuggi generale, i parenti stretti si sono messi a fare da paciere.
LA RABBIA
Ben presto si sono accorti che non era proprio il caso di fare da pacieri ma bisognava intervenire per evitare che lui picchiasse lei. Proprio l'ex convivente è partito in quarta, con gli occhi accecati dall'ira, ha iniziato a menare la sua ex donna. Nessuno si sarebbe aspettato che sarebbe accaduta una cosa del generale, tutti convinti che i due si fossero rappacificati. Invece. Botte da orbi da parte di lui.
Una furia che non ha tenuto conto di alcuno contesto. Si è avventato contro la donna facendole del male. Ad un certo punto davanti alla chiesa ciascuno cercava di essere utile alla causa di quella poveretta presa per il collo dell'ex convivente. Qualcuno ha chiamato i soccorsi. Sulla piazza c'è stato un rumore di sirene che segnalavano l'intervento delle forze dell'ordine. Le sirene dei mezzi di un'ambulanza e dei carabinieri. Il tempo del funerale era passato, c'era da affrontare il contingente: lui che stava picchiando lei. I militari e il personale sanitario sono intervenuti con pacatezza ma anche con decisione. Lei è stata soccorsa.
Aveva gli occhi sbarrati: «Levatemelo, mi ammazza». La signora è stata portata al Grassi. Il suo ex, l'ha spaventata, le ha messo le mani addosso ma per fortuna non gli ha fatto molto male. Una prognosi di una quindicina di giorni. Lei, a chi l'ha vista in ospedale, è apparsa frastornata, sotto choc, pallida dallo spavento. I carabinieri della compagnia di Ostia, invece, si sono occupati dell'ex violento.
L'uomo è stato calmato dai militari senza l'aiuto delle manette, se continuava avrebbe rovinato ancora di più la sua posizione. L'uomo è stato portato in caserma dove gli sono stati chiesti eventuali pregressi di violenza con la sua ex. Pare che l'uomo anche in passato sia stato minaccioso con la donna senza però mai metterle le mani addosso. Comunque i militari non hanno potuto di evitare di arrestare l'ex convivente.