LA MORTALITÀ PER COVID È DI NUOVO IN SALITA: NELLE ULTIME TRE SETTIMANE C'E' STATO UN INCREMENTO DEL 20%. LA MAGGIORANZA DELLE VITTIME NON È VACCINATA E L’ETÀ DEI DECESSI SI È ABBASSATA A CIRCA 60 ANNI – LE PRIME DOSI NON DECOLLANO: SI SONO ARENATE A CIRCA 18MILA AL GIORNO E…

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FA. per "il Giornale"

 

terapia intensiva 1 terapia intensiva 1

Mortalità per Covid di nuovo in salita. A registrare il dato negativo è Altems, l'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica di Roma. Un segno più fisso da tre settimane: incremento del 20% nel dato di mortalità per Covid.

 

Anche con questo dato si conferma che la stragrande maggioranza delle vittime è scoperta, non ha ricevuto neppure una dose di vaccino e tra loro l'età media scende e si abbassa a circa 60 anni.

 

Per gli esperti l'unica strada è correre quanto possibile con le vaccinazioni non rinunciando a insistere con le prime dosi e accelerando anche la dose booster, la terza somministrazione per chi ha superato i sei mesi visto che i dati dell'Istituto Superiore di Sanità hanno mostrato che in effetti la protezione crolla dal sesto mese.

terapia intensiva terapia intensiva

 

Le prime dosi progrediscono ma non decollano: si mantengono sulle 18mila inoculazioni al giorno, soltanto il 18 hanno superato le 20mila.

 

Più spedite le terze dosi: il 18 ed il 19 hanno superato le 160mila in 24 ore. Ma non basta dicono gli esperti che vedono arrivare in ospedale i primi vaccinati per i quali sono trascorsi più di sei mesi dalla seconda inoculazione. Si tratta di soggetti di solito fragili ma comunque la preoccupazione sale.

 

Anziano in terapia intensiva 3 Anziano in terapia intensiva 3

L'obiettivo è salvare il Natale evitando a tutti i costi il lockdown quindi si guarda all'andamento dei contagi con attenzione. Ieri il bollettino ha registrato 9.709 nuovi casi di coronavirus, in discesa rispetto al giorno precedente con 11.555 contagi contati in 24 ore. Il numero delle vittime resta lontano da quello dello scorso anno: 46 mentre nel 2020 si contavano nello stesso giorno 692 decessi.

 

Aumentano gli attualmente positivi 148.760 in tutto. In calo il numero dei tamponi 487.109, rispetto ai 574.812 di due giorni fa ma il tasso di positività resta stabile al 2%. L'attenzione si appunta sempre sulle strutture sanitarie: sono 520 i pazienti in terapia intensiva, più 8 nel saldo tra entrate e uscite.

TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS

 

Gli ingressi giornalieri sono 50. I ricoverati con sintomi in area medica sono 4.345, 95 in più in 24 ore. Le regioni con il maggior numero di contagi sono Lombardia, 1.431; Veneto, 1.261; Lazio, 1.216.

 

Preoccupato l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, che guarda anche al tasso di occupazione delle terapie intensive che ieri è salito quasi al 9% con una soglia di rischio del 10% che comporterebbe il passaggio in giallo ma con altri due indicatori, il tasso di occupazione dei reparti ordinari e l'incidenza dei casi per 100mila abitanti.

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

 

D'Amato chiede di accelerare le terze dosi per le quali ieri è stato effettuato il primo open day. « Non bisogna aspettare che scadano i 180 giorni per prenotare. Si può, e si deve fare subito, perché poi sarà il sistema a dare il primo appuntamento possibile», dice D'Amato che chiede di anticipare la somministrazione a cinque mesi e si dice pure favorevole all'obbligo vaccinale per evitare che si ripresenti la necessità di restrizioni e lockdown.

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