Un dolore che non passa e che non può passare. Un dolore che a Natale, se possibile, fa ancora più male. Le foto della nipotina Violante, da sola e vestita a festa, abbracciata alla nonna Arianna e poi insieme al nonno Sinisa, che ha fatto in tempo a vederla prima di dirle addio per sempre. Arianna Rapaccioni Mihajolvic ha raccontato con una serie di post e storie su Instagram il primo Natale senza il marito Sinisa, scomparso pochi giorni fa, il 16 dicembre, a soli 53 anni per una leucemia che non gli ha fato scampo.
post di arianna mihajlovic per natale
«Non hai voglia di festeggiare ma lo fai – ha scritto –. Per i bambini. Per la famiglia. Farà male. I regali che quest'anno non c'è bisogno di comprare. La sedia vuota. I ricordi dei festeggiamenti passati. La voce che non senti. Sarà difficile ma la supererai. Può essere che in mezzo alle lacrime, un piccolo sorriso ti comparirà sul volto. Non c'è nulla di male. Sii grato dei festeggiamenti che avete fatto insieme. Inizia una nuova tradizione in sua memoria. E ricorda sempre l'amore che c'era».
Dolore, tristezza, nostalgia. La ricerca della forza per andare avanti che deve essere più potente della disperazione per l’incolmabile assenza. «Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo», scrive oggi a corredo di una foto che la vede sorridente accanto all’amatissimo marito. E sotto, tra i commenti, una pioggia di cuori rossi che sicuramente non aiutano, ma confermano l’ondata di affetto che ha travolto Sinisa e la sua famiglia – prima all’annuncio della malattia e poi della morte.
post di Arianna Mihajlovic per Natale
La sera della vigilia Arianna ha invece pubblicato il testo di una poesia del poeta britannico Henry Scott Holland: «La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace».
la moglie arianna e la figlia sinisa arianna mihajlovic e la nipotina SINISA MIHAJLOVIC LA MOGLIE ARIANNA E I 6 FIGLI arianna mihajlovic SINISA MIHAJLOVIC LA MOGLIE ARIANNA E I 6 FIGLI funerale di sinisa mihajlovic moglie arianna