Marco Giusti per Dagospia
Purtroppo, potrebbero appartenere a Julian Sands i resti umani trovati sul Monte Baldy, nella Contea di San Bernardino in California, esattamente nella zona dove il celebre attore inglese (“Camera con vista”, “Il fantasma dell’opera”, “Gothic”, “Dexter”), 65 anni, provetto esploratore e scalatore, è scomparso dallo scorso gennaio senza dar più nessun segno di vita. I familiari, la moglie, la scrittrice Evgenia Citkowitz, e le tre figlie vogliono sperare che Sands sia ancora vivo, anche se sono passati sei mesi dalla sua scomparsa e finora le ricerche non hanno portato a nessun risultato.
E la scalata al Monte Baldy, per la quale Sands era partito in solitaria era piuttosto difficile. Le ricerche si erano però intensificate in questo ultimo periodo, coinvolgendo circa ottanta persone, elicotteri, droni. “Continuiamo a tenere Julian nei nostri cuori con ricordi luminosi di lui come un meraviglioso padre, marito, esploratore, amante del mondo naturale e delle arti, e come artista originale e collaborativo" è la risposta della famiglia al ritrovamento dei resti.
Julian Sands, nato in Inghilterra nel 1958, biondo, alto, bello, dal grande fisico atletico, aveva avuto il suo momento da star negli anni ’80 in film come “Urla dal silenzio” di Roland Joffé con John Malkovich, col quale rimarrà amico tutta la vita, e sarà proprio Malkovich a presentargli la sua seconda e attuale moglie, “Il dottore e i diavoli”, diretto da Freddie Francis, prodotto da Mel Brooks con Timothy Dalton, Jonathan Pryce, Twiggy, Stephen Rea, il primo dei suoi tantissimi horror, “Camera con vista” di James Ivory con Helena Bonham-Carter e Maggie Smith dal romanzo E. M. Forster, “Gothic” di Ken Russell, dove interpreta addirittura Shelley, lo sballato “Siesta” di Mary Lambert con Ellen Barkin, Gabriel Byrne e Grace Jones.
Pur girando film del tutto diversi, da “Lamerica” di Gianni Amelio, un piccolo ruolo senza essere accreditato, o “Mario e il mago” di Klaus Maria Brandauer o “Via da Las Vegas” di Mike Figgis, che frutterà l’Oscar a Nicolas Cage, col suo fisico che, invecchiando, diventa sempre più da tipico attore inglese si specializza da una parte in ruoli da horror classici e da un’altra in ruoli tratti da personaggi letterari. Lo troviamo così protagonista di “Il fantasma dell’opera” di Dario Argento con Asia Argento, in “I delitti della luna piena” di Paco Plaza, in “Vatel” di Roland Joffé dove è Louis XIV.
Ma ricordiamo che per la scrittrice Anne Rice era la migliore delle scelte possibile (altro che Tom Cruise) per il suo vampiro Lestat in “Intervista col vampiro” e David Lean lo voleva come protagonista nel 1991 di quello che avrebbe dovuto essere il suo ultimo film, “Nostromo”, tratto da Joseph Conrad.
Negli ultimi vent’anni sviluppa, tra serie tv anche famose, come “Dexter”, “Smallville”, “I Medici” e una marea di film di serie B davvero impressionante, questa tendenza all’horror e al genere letterario. Fra i titoli più interessanti degli ultimi anni “Ocean’s Thirteen" di Steven Soderbergh, “Seneca” col suo amico John Malkovich, ben due film italiani girati da poco, “Body Odyssey" di Grazia Tricarico e “Double Soul” di Valerio Esposito, che devono ancora uscire.
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