NUOVO ANNO, STESSO “PACCO” DI NATALE PER I FUORISEDE: L’AUMENTO DEI PREZZI DEI TRASPORTI PER TORNARE A CASA SOTTO LE FESTE –  CHI VIAGGIA DA NORD A SUD DEVE SUBIRE IL SOLITO SALASSO CON BIGLIETTI DI BUS E AEREI RINCARATI DEL 33% E DEL 20% PER CHI SCEGLIE IL TRENO – RECORD PER LA TRATTA FERROVIARIA TRA MILANO E REGGIO CALABRIA: VENERDÌ 20 DICEMBRE SI ARRIVA A SGANCIARE 345 EURO CON UN CAMBIO A ROMA E UN TEMPO DI PERCORRENZA DI OLTRE NOVE ORE – NON VA MEGLIO A CHI DEVE ARRIVARE IN PUGLIA: PER UN MILANO-LECCE CON PARTENZA DOMENICA 22 SI RISCHIA DI PAGARE 315 EURO…

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Estratto dell'articolo di www.corriere.it 

 

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Viaggiare sotto le feste sarà l’ennesimo salasso per chi intende spostarsi per Natale e Capodanno. A più di un mese dalla data del presunto esodo (in gran parte sulla direttrice Nord-Sud del Paese) le differenze di costo rispetto ai prezzi abituali dei biglietti dei treni sono già notevoli e di gran lunga superiori rispetto ai rincari dell’anno scorso quando risultarono, in media, secondo le rilevazioni delle associazioni dei consumatori relative del +33% per i viaggi in bus o in aereo e del +20% per quelli in treno. Con il record della tratta Milano-Reggio Calabria (con Trenitalia) venerdì 20 dicembre: il picco di 345 euro con un cambio a Roma e 9 ore e 26 minuti di viaggio. O l’analogo Milano-Lecce (con Trenitalia) domenica 22 dicembre: punte di prezzo fino a 315 euro.

 

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Il Corriere della Sera è andato a vedere cosa si sta verificando quest’anno, con una domanda di mobilità tornata ampiamente ai livelli pre Covid, anzi è persino cresciuta per gli spostamenti in treno rispetto al 2019. E si scopre che c’è un’Italia tagliata che non potrà permettersi di viaggiare in treno, non solo per i tempi di percorrenza (leggi qui l’analisi di qualche anno fa sulle durate delle principali tratte) ma per il livello dei prezzi raggiunti dai biglietti in prossimità delle feste.

 

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Così siamo andati a vedere le due tratte a maggiore percorrenza, una sulla linea tirrenica che arriva fino a Reggio Calabria, l’altra sulla adriatica, con destinazione Lecce, la stazione più a Sud in Puglia. L’analisi è stata effettuata sul sito di Trenitalia e su quello di Italo (che però si ferma a Bari, per Lecce c’è Itabus che prevede la copertura della tratta in bus) tra giovedì 19 dicembre e lunedì 23 dicembre, i cinque giorni in cui si suppone ci sarà un esodo di massa dei pendolari per lavoro, con gli affetti al Meridione. Stazione di partenza: Milano, la capitale economica del Paese, che attrae una buona parte della manodopera, offre occasioni lavorative.

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Gli esempi di rincari

Ad esempio Milano Reggio Calabria con Trenitalia di lunedì 23 dicembre: con un cambio a Roma non costa meno di 168 euro solo andata. La tratta da Milano a Lecce con Trenitalia di venerdì 20 dicembre invece mostra che è impossibile spendere meno di 168 euro, con punte di 177 euro. Analoghi rincari con Italo sulla tratta Milano-Bari tra giovedì 19 dicembre e lunedì 23 dicembre: impossibile spendere meno di 107,9 euro. La tratta Milano Reggio Calabria con Italo nei giorni compresi tra giovedì 19 dicembre e lunedì 23 dicembre non costa meno di 132,9 euro

 

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Le due stazioni di arrivo ci permettono di ragionare anche sulle tappe intermedie. I treni da Milano per Reggio Calabria si fermano a Roma o a Napoli e Salerno, almeno quelli dell’Alta velocità, poi proseguono giù con altri convogli e si fermano anche a Sapri, Paola, Lamezia Terme, Vibo Valentia. Quelli diretti a Lecce fanno tutta la linea adriatica: toccano le Marche, l’Abruzzo, l’alta Puglia con Foggia e il Tavoliere delle Puglie e fermano a Bari. I costi aumentano per tutte le tratte, proporzionalmente: nessuno è escluso dal rincaro dei prezzi, con punte che arrivano fino al 300% di rincaro rispetto alla media annuale.

 

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Addirittura scopriamo che sabato 21 dicembre con Trenitalia da Milano a Lecce non ci sono più posti disponibili (dalla foto in alto). Non è solo una questione di prezzo, ma è una questione di carenza di posti: la domanda è talmente alta che non copre l’offerta e dunque le uniche alternative possono essere i voli aerei che presentano analoghi rincari o i bus stile Flixbus.

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