ODE AL LEONE CHE PASSEGGIA DI NOTTE PER LADISPOLI – CARLA VISTARINI: “SETTE ORE È DURATA LA SUA PASSEGGIATA NOTTURNA, LUNGA E PROFONDA COME QUELLA DI UN ATTORE CHE RECITA LA PARTE DEL PROTAGONISTA DEL NUOVO FILM DI FELLINI, SE FEDERICO FOSSE ANCORA QUI. POI IL LEONE È TORNATO A CASA. NON LA SAVANA LONTANA, MA LA SUA CASA NEL CIRCO, TRA GLI ACROBATI, GLI EQUILIBRISTI, I CLOWN, SUOI COMPAGNI E ANCHE LORO PERSONAGGI FELLINIANI. E FORSE, COL RITORNO DEL RE, IL FILM È FINITO, COME 8 E1/2,  COME IL MARZIANO A ROMA DI FLAIANO...” – IL VIDEO DELLA CATTURA 

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Lettera di Carla Vistarini a Dagospia

 

leone per le strade di ladispoli leone per le strade di ladispoli

Chissà che avrà pensato, il leone di Ladispoli, girovagando per le strade di questa cittadina sul mare, a pochi chilometri da Roma, di notte, tutto solo fra quelle case spente e addormentate. Mi ha fatto venire in mente “L'uomo in frac” di Domenico Modugno, una canzone bellissima di tempi lontanissimi, che parla di un uomo solo e solitario, elegante, regale, che si perde tra i silenzi della notte più fonda e fra i suoi pensieri, le sue domande senza risposta.

 

Il fiume scorre, nella canzone, e attira, come una sirena incantatrice, la solitudine dell'uomo in frac, evocando pensieri di fine, così come, chissà, il mormorio delle onde del mare di Ladispoli, al di là di quel muro di cemento in forma di villette, casette, locali per brevi estati di paglia e lunghi inverni di pendolari, quel mare irraggiungibile sarà suonato ai sogni del leone, come il vento della savana ormai perduto.

 

carla vistarini foto di bacco carla vistarini foto di bacco

Meglio morire? No. Ha fatto un giro, sua maestà, guardandosi intorno, fermandosi a osservare meglio, impeccabilmente regale e distaccato, questo mondo in disarmo. Il suo regno è altrove. In altri tempi, altri luoghi, altri libri. Un tempo perduto che lui, viaggiatore della consapevolezza, ha considerato, si vede dal suo sguardo nei video girati da alcuni stupefatti, intimoriti e rispettosi cittadini, ormai al tramonto.

 

Sette ore è durata la sua passeggiata notturna, lunga e profonda come quella di un attore che recita la parte del protagonista del nuovo film di Fellini, se Federico fosse ancora qui. Poi il leone è tornato a casa. Non la savana lontana, ma la sua casa nel circo, tra gli acrobati, gli equilibristi, i clown, suoi compagni e anche loro personaggi felliniani. E forse, col ritorno del Re, il film è finito, come 8 e1/2, come Giulietta degli spiriti, come La Strada, come Il Marziano A Roma di Flaiano, sodale e amico di Fellini.

 

leone per le strade di ladispoli leone per le strade di ladispoli

Tutti marziani, diversi, leoni in gabbia, come sua Altezza il leone di quella piccola città notturna. E a volte viene il dubbio che siamo noi il film, un film che non finisce mai, e loro, i leoni, l'unica realtà.

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