UN OMICIDIO CHE SI POTEVA EVITARE - COSTANTINO BONAIUTI, IN CARCERE PER L'OMICIDIO DELLA COMPAGNA MARTINA SCIALDONE CON UN COLPO DI PISTOLA, ERA GIÀ NOTO ALLE AUTORITÀ DA ALMENO UNA DECINA DI ANNI, DA QUANDO AVEVA AGGREDITO UNA RAGAZZA MA NONOSTANTE L'AGGRESSIONE, AL 61ENNE NON ERA STATO RITIRATO IL PORTO D'ARMI - L'UOMO, CHE ERA IN CURA PRESSO UN CENTRO SPECIALIZZATO IN MALATTIE PSICHIATRICHE, AVEVA IN CASA UN ARSENALE DI ARMI E I SUOI VICINI HANNO RACCONTATO CHE…

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Estratto dell'articolo di Andrea Ossino per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

[…] A Costantino Bonaiuti non è stato ritirato il porto d'armi neanche dopo la segnalazione per un'aggressione nei confronti di una donna. Ruotano tra i ritardi delle forze dell'ordine paventati dalla difesa dell'assassino e le evidenti carenze di controllo, le domande sulla morte dell'avvocatessa di 34 anni uccisa venerdì scorso dall'ingegnere dell'Enav.

 

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Era nota l'aggressività dell'assassino. Lo era almeno da una decina di anni, da quando aveva aggredito una ragazza. Ed era conosciuto anche il suo precario stato di salute mentale, visto che il suo stesso avvocato, Fabio Taglialatela, afferma che l'ingegnere di 61 anni stava affrontando un percorso « psichiatrico e psicologico».

costantino bonaiuti costantino bonaiuti

 

Testimonianze, certificati e segnalazioni non hanno tuttavia impedito a Bonaiuti di mettere insieme una santabarbara, quattro pistole e un paio di fucili con cui si dilettava tra una partita di caccia, due tiri al poligono e qualche gara da pistolero.

 

[…] A tutto ciò si riferisce l'avvocato dell'assassino, Fabio Taglialatela, quando parla di «responsabilità che vanno oltre le evidenti concatenazioni che danno luogo all'evento» , scagliandosi anche contro i « ritardi generalizzati » delle forze dell'ordine.

 

COSTANTINO BONAIUTI COSTANTINO BONAIUTI

[…] I vicini di casa dell'indagato ricordano di aver subito minacce di morte, le amiche di Martina narrano l'ira dell'uomo e anche qualche collega lascia intuire comportamenti fuori dalle righe. Nulla che potesse far pensare a un imminente omicidio, ma sicuramente tutto faceva propendere per una certa pericolosità, mai rilevata da chi concede il porto d'armi.

 

 Aggressioni alle donne e cartelle cliniche che descrivono una persona depressa non sono bastate. Era violento, minaccioso e già segnalato. Non abbastanza, evidentemente, per impedirgli di maneggiare e custodire una piccola santabarbara.

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