Mirko Polisano per “il Messaggero”
Amarcord, nostalgie e disagi lunghi settant' anni e che continuano nonostante un pezzo di quella Roma sia sparito per sempre. Compie 70 anni, appunto, Domenica d'Agosto, film di Luciano Emmer considerato uno dei manifesti del popolo dei fagottari.
In un'assolata domenica di agosto, il 7 per la precisione, una folla di bagnanti si accalca alla stazione Porta San Paolo della Roma-Lido, la linea che collega Ostia con la Capitale, per prendere d'assalto le spiagge del litorale.
Assembramenti, li chiameremo oggi in quest' estate - 70 anni dopo - in tempo di Covid non solo in banchina ma anche agli ingressi degli stabilimenti che continuano a ospitare turisti e bagnanti romani.
Le immagini in bianco e nero del film, datato 1950, lasciano spazio a quelle a colori dei giorni nostri, in un mix dove fiction e realtà si fondono e a volte l'una supera l'altra. Come se i tempi non fossero mai cambiati o forse, soltanto, tornati.
SCENA CULT
La scena cult è quella di Ave Ninchi, attrice e protagonista del film di Emmer, che serve la pasta e mangia insieme alla famiglia all'esterno della cabina. Basta farsi un giro tra le passerelle degli stabilimenti balneari - anche quelli più blasonati - per capire che l'atmosfera è la stessa.
Alcuni stabilimenti hanno provato ad imporre, più per ragioni d'incasso che di stile, il galateo vietando al bagnante di apparecchiare tavolini ma il risultato è che pomodori al riso, peperoni ripieni e frittate vengono consumati in cabina.
«Eravamo proprio così - racconta a 70 anni dall'uscita di quel film - Marina Ninchi, figlia dell'indimenticata Ave - ero piccola quando mamma girò quel film ma ricordo perfettamente le nostre giornate al mare a Ostia tra grandi cotolette e frittate di zucchine.
Un tempo perduto, è vero ma che forse non è stato del tutto superato. Mastroianni, Totò, Sordi erano gli amici di mamma. Poi c'era Fabrizi, compagno di scena di tanti film di mia madre, una persona di famiglia. La gente, all'epoca, credeva davvero che mia madre e Aldo Fabrizi fossero nella realtà marito e moglie, con tanto disappunto di mio padre».
TRA PASSATO E PRESENTE
Lambretta, Vespa e 600 affollavano la via del Mare. Niente di nuovo rispetto alle domeniche di questa estate 2020, dove app alla mano c'è chi sfreccia per non farsi soffiare il posto in spiaggia, distanziamento permettendo.
Settant' anni dopo la Roma-Lido è ancora affollata, gli ingorghi sulla via del Mare sono un must, così come le ghiacciaie celesti e i cocomeri al seguito.
«I bagnanti venivano da Roma con i treni e con le Vespe - dice invece Nanda, 86enne che gestiva una tabaccheria in centro - li vedevamo uscire in massa dalla stazione. Un po' come adesso, quasi nulla è cambiato».
Settant' anni, dunque, e non sentirli, tra teglie di pasta e piccoli grandi drammi individuali che non escludono chi è rimasto in città. Del cast di Domenica d'Agosto fa parte anche Marcello Mastroianni: a doppiarlo è nientemeno (siamo nel 50) che la voce di Alberto Sordi. Ostia prima delle serie tv, Ostia prima dei tormentoni musicali di J-Ax. Questa era Ostia e lo è ancora adesso.
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