A PALERMO UN BIMBO DI 13 MESI È FINITO IN OSPEDALE DOPO AVER INGERITO DELLA CANNABIS. NON SOLO: DURANTE GLI ACCERTAMENTI I MEDICI HANNO RISCONTRATO UNA FRATTURA CRANICA AL PICCOLO - I GENITORI, DI 29 E 32 ANNI, NEGANO CHE IL FIGLIO POSSA AVER PRESO LA DROGA IN CASA, MA IL PICCOLO È STATO AFFIDATO AL DIRETTORE SANITARIO DELL’OSPEDALE E…

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BAMBINO OSPEDALE BAMBINO OSPEDALE

Piero Rossano per www.corriere.it

 

Ancora un episodio di presunto maltrattamento ai danni di neonati in Sicilia. Un bimbo di tredici mesi è stato soccorso all’ospedale dei Bambini a Palermo dopo che aveva ingerito della cannabis. È accaduto nella giornata di sabato. I medici in servizio al pronto soccorso durante gli accertamenti e una Tac hanno riscontrato una frattura cranica. Da qui la decisione dei sanitari di contattare le forze dell'ordine e la Procura per i minorenni.

 

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Indagini immediate

L’autorità giudiziaria ha disposto Sono indagini e anche perquisizioni nell’abitazione dei genitori del piccolo. Come accade sempre in questi casi il bambino è stato affidato al direttore sanitario dell’ospedale. Il padre e la madre del bambino, di 32 e 29 anni, hanno negato che il figlio avesse potuto ingerire droga in casa.

 

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Ma il piccolo è risultato positivo alla cannabis e resta ricoverato in osservazione. Le sue condizioni sono in netto miglioramento ma restano da stabilire anche le cause della frattura al cranio. Non è la prima volta che in Sicilia e a Palermo, in particolare, scatta un allarme del genere in ospedale: dall’inizio dell'anno è il 18esimo caso di bimbi arrivati al pronto soccorso con un overdose da droga.

 

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