Da ANSA
Le mascherine rimarranno obbligatorie al chiuso "fino al 15 giugno nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, per gli spettacoli nei cinema, nei teatri e per tutti gli eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso". Così il ministro della salute, Roberto Speranza intervenendo al convegno di Anaao Giovani. Speranza ha annunciato che firmerà a breve una ordinanza per la proroga delle mascherine al chiuso in tali ambiti. La pandemia "non è finita e chiediamo di intensificare anche la campagna vaccinale con le quarte dosi per gli over 80 ed i soggetti fragili". Così il ministro della salute, Roberto Speranza, intervenuto alla conferenza nazionale dell'Anaao Giovani. "Siamo ancora dentro la pandemia e siamo in una fase cruciale, ma abbiamo strumenti diversi per gestirla. Il lascito di questa pandemia non deve però essere rappresentato solo dalle difficoltà, ma anche da uno scatto di consapevolezza dell'importanza delle politiche per la salute e la consapevolezza che si può fare un passo in avanti".
Paolo Russo per “La Stampa”
Via le mascherine dentro bar, ristoranti e negozi, tifo a volto scoperto allo stadio. Per il resto chirurgiche e Ffp2 continueranno a coprire naso e bocca per tutto il mese di maggio nei luoghi di lavoro, sui mezzi di trasporto, a scuola, in cinema, teatri e sale da concerto, in ospedali ed Rsa. I contagi in Italia restano alti e il governo pur mandando in pensione il Green Pass dal primo maggio (salvo nelle strutture sanitarie), sulle mascherine ha scelto la via della prudenza.
Oggi il consiglio dei ministri approverà un emendamento al decreto legge del 24 marzo scorso che traccia la road map di uscita dall'emergenza e che è attualmente in discussione alla Camera, da dove, blindato, passerà poi al Senato. Un iter che richiederà ancora una decina di giorni, durante i quali la proroga delle mascherine resterebbe solo sulla carta. Per questo il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel frattempo emanerà un'ordinanza che prolungherà a fine maggio l'obbligo di mascherina in molti luoghi al coperto, dove è più facile trasmettere il contagio.
MARIO DRAGHI CON LA MASCHERINA
Anche il rebus su come comportarsi al lavoro sembra essere stato sciolto con la proroga dell'obbligo, fermo restando che l'ultima parola spetterà oggi al Premier Draghi, negativizzatosi ieri dal Covid, ma in questi giorni con la testa su altre emergenze, rispetto a quella del virus. Da molti, anche nel governo, ritenuta non più tale.
Sia nel settore pubblico che in quello privato per un altro mese resteranno in vigore i protocolli di sicurezza attuali, che prevedono ovunque l'uso delle mascherine, Ffp2 o chirurgiche che siano. Quindi a volto coperto si continuerà a lavorare in fabbrica come in banca o al ministero. E anche in negozi, bar e ristoranti, dove invece i clienti potranno entrare senza più indossare i dispositivi di protezione.
Questo perché a rischiare di più sono proprio i lavoratori esposti a contatto prolungato con il pubblico e non i clienti. Che magari al bar e al ristorante passano il grosso del tempo già senza mentre consumano al tavolo o al banco. Anche nelle scuole non cambierà nulla. Fino alla fine dell'anno scolastico dalle elementari in su, università comprese, tanto gli insegnanti che gli studenti continueranno a fare e seguire le lezioni coprendosi il volto.
Anche perché alla chiusura delle scuole mancano meno di due mesi e il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, non vuole correre il rischio di accendere nuovi focolai nelle classi proprio nella fase più delicata dell'anno scolastico. E del resto per prolungare l'uso delle mascherine in questo caso non c'è bisogno nemmeno di una norma perché così era già previsto dal decreto in vigore. Come ha ricordato ancora ieri il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, «ospedali, Rsa e trasporti sono i tre punti fermi per le mascherine al chiuso». Che infatti qui rimarranno obbligatorie per un altro mese.
coppia con mascherina in metro a milano
Quindi in treno come in aereo, nave, bus e metro si continuerà a viaggiare con le Ffp2. Che occorreranno anche per godersi uno spettacolo al cinema, al teatro e in una sala da concerto. O per assistere a un incontro in un palazzetto dello sport. A volto scoperto dal primo maggio si potrà invece tornare a tifare allo stadio. Una decisione che il governo si appresterebbe ad assumere dopo aver preso atto che tanto oramai sugli spalti non le indossa più nessuno.
Da capire cosa succederà nelle discoteche, dove oggi non si portano mentre si balla ma le si indossano nel resto del tempo. «Nel momento in cui decidiamo di tornare alla normalità dobbiamo essere consapevoli che all'interno delle discoteche pensare all'obbligo delle mascherine è irreale e utopistico», ha messo le mani avanti l'altro sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che per la riapertura dei locali da ballo si è sempre battuto. Probabile quindi che l'obbligo decada dal prossimo mese anche qui. Dove resteranno per pazienti, loro accompagnatori e sanitari è sicuramente dentro ambulatori, ospedali ed Rsa. Luoghi frequentati dai fragili, che Speranza vuole proteggere chiedendo un piccolo sacrificio a chi non lo è.
MASCHERINE SCUOLA 4 MASCHERINE A SCUOLA 2 MASCHERINE A SCUOLA 3 donne con la mascherina alla fermata porta venezia della metro di milano Mascherine NELLE discoteche