selfie con papa francesco bergoglio
Andrea Tornielli per “la Stampa”
È in arrivo una riforma delle cause di nullità matrimoniale della Chiesa. Oggi, a meno di un mese dall’inizio del secondo Sinodo sulla famiglia, Francesco riforma il processo per renderlo più snello e più celere. L’annuncio è stato dato dalla Sala Stampa vaticana: il Papa pubblicherà due lettere in forma di «motu proprio», con le quali vengono semplificate le procedure sia per il diritto canonico delle Chiese di rito latino, sia per quelle cattoliche orientali. Una decisione che ha valore di legge e che arriva dopo un anno dall’istituzione di una speciale commissione voluta da Francesco per venire incontro alle tante richieste arrivate da vari Paesi del mondo.
LA RICERCA
Già nello strumento di lavoro preparato per il Sinodo dell’ottobre 2014 sulla base delle risposte a un questionario distribuito in tutto il mondo, si spiegava infatti che «in tanti casi, segnalati in particolare in Europa e in America del Nord, si chiede di snellire la procedura per la nullità matrimoniale», pur evitando di far passare l’idea di un «divorzio cattolico».
Tre erano le proposte di cui si è dibattuto in questi mesi: l’eliminazione dell’obbligo di doppia sentenza conforme anche in mancanza di opposizione delle parti, la possibilità di nominare un giudice unico al posto dell’attuale collegio. E la concessione di maggiori poteri al vescovo così da permettergli di procedere in alcuni per via amministrativa, come proposto al Sinodo dal cardinale Angelo Scola.
Bisognerà attendere il testo papale per conoscere nel dettaglio le riforme introdotte. Secondo le indiscrezioni raccolte dalla Stampa, le proposte avanzate dalla commissione speciale si sarebbero soffermate sul primo punto, con l’aggiunta di una raccomandazione riguardante i tempi del processo.
papa francesco con il pappagallo amore
L’attuale procedura delle cause di nullità prevede che per arrivare alla decisione definitiva siano necessarie due sentenze conformi di due diversi tribunali. Possono essere entrambe emesse da tribunali regionali, oppure la prima di un tribunale locale e la seconda della Rota Romana. La doppia sentenza conforme è necessaria anche nel caso in cui, dopo la prima, nessuna delle parti ricorra contro la decisione. È probabile che Papa Francesco semplifichi questa procedura, dichiarando subito valida la sentenza di primo grado in mancanza di opposizioni.
I CAVILLI
È possibile che la riforma richiami anche la necessità di rispettare i tempi prescritti dal diritto canonico (un anno per il primo grado, sei mesi per il secondo), che attualmente non vengono quasi mai rispettati, a motivo dei vari compiti di cui sono incaricati i giudici nelle loro diocesi, della poca esperienza degli operatori dei tribunali, della mancanza di biblioteche aggiornate nelle vicinanze.
il bayern monaco incontra papa francesco bergoglio 7
Ci sono poi i cavilli da parte di avvocati che - spiega il promotore di Giustizia della Segnatura apostolica Nikolaus Schöch - talvolta «cedono all’ostruzionismo per rallentare una causa che possono difficilmente vincere». Altre cause di lentezza sono la mancanza di mezzi tecnici, le distanze tra tribunale e domicilio dei fedeli, perizie difficili e testimoni che non si presentano. Il Papa potrebbe richiedere tempi certi, responsabilizzando ulteriormente i vescovi.
È noto infine come Francesco abbia più volte insistito sulla necessità di processi che non siano troppo onerosi facilitando ancora di più l’accesso alle persone meno abbienti. Va ricordato inoltre che già Benedetto XVI aveva parlato della necessità di riformare il processo di nullità, introducendo tra le cause che rendono il matrimonio nullo anche la mancanza di fede.