Martina Marinelli per La Verità
Perché è così difficile resistere alle patatine fritte? Che siano in cartoccio o in busta, una tira l' altra e, solitamente, si smette di mangiarle solo quando finiscono. Certo, sono buone, hanno un aroma inconfondibile e una consistenza croccante invitante. Ma pare che ci sia anche dell' altro.
Sul magazine statunitense Time, la neuroscienziata americana Nicole Avena sostiene che le patatine creino dipendenza perché hanno una combinazione perfetta di contenuto di carboidrati raffinati come il sale e di grassi aggiunti, che stimolano il cervello a volerne ancora. In dosi elevate il sale aumenta la secrezione enzimatica e la produzione di saliva che provoca il desiderio di mangiarne ancora.
I ricercatori dell' Università della California di Irvine hanno spiegato invece sulla rivista Pnas cosa avviene quando si ingerisce un alimento ricco di grassi. L' assunzione di lipidi, fin da quando il gusto viene percepito in bocca, fa partire un segnale che arriva al cervello e da lì torna all' intestino sotto forma di stimolo per produrre endocannabinoidi (composti simili a quelli presenti nella marijuana).
IL DITO MEDIO CON LE PATATINE FRITTE DOPO GLI ATTENTATI A BRUXELLES
Gli endocannabinoidi, a loro volta, inviano al cervello segnali volti a richiedere l' assunzione di altri grassi accompagnando il tutto da un senso di euforia e di felicità. Un circolo vizioso che chiarisce perché il desiderio possa essere difficilmente soddisfatto. Da ultimo, uno studio spagnolo presentato al meeting della American society for nutrition sostiene che al Dna piacciono i cibi che fanno male. Secondo i ricercatori iberici la colpa è di alcuni geni predisposti a una dipendenza vera e propria per i cibi grassi, tra cui cioccolato e, appunto, patatine fritte.
BUFFETTLa dipendenza di Warren Buffet per le bevande gassate e per le patatine è famosa quanto il suo fiuto per gli investimenti. Il magnate americano, 85 anni e 73,5 miliardi di dollari di patrimonio, inizia la mattina appena sveglio con una colazione a base di Coca-Cola e patatine fritte. Nel pomeriggio due lattine con altrettanti pacchetti
di patatine.
Alla sera, invece, predilige la Cola alla ciliegia e il fudge, un dolce al cioccolato. Anche Donald Trump non riesce a farne a meno: ha festeggiato la vittoria alle presidenziali con hamburger e patatine fritte.
GIAPPONE Le patatine fritte sono lo snack preferito in Giappone. Ora, però, una carestia di patate rischia di creare una sommossa popolare nel Paese asiatico: da fine aprile infatti scarseggiano. I tifoni hanno distrutto le piantagioni di Hokkaido e, ad aprile, dato che le due principali aziende produttrici di patatine in busta hanno bloccato le vendite, online il pacchetto è arrivato a costare anche 11 euro (1.250 yen) quando di norma ne bastano 2. Negli ultimi tempi il prezzo dei tuberi è salito del 20% al mese. Una cosa simile non succedeva da 34 anni.
BREXIT Gli effetti della Brexit sulle patatine sono meno pesanti ma si avvertiranno lo stesso: il prezzo di un pacchetto di Walkers, le più diffuse in Gran Bretagna, a causa dei mutevoli tassi di cambio dei prodotti importati - l' olio per friggere, ad esempio - passerà da 50 pences a 55.
COSTI La più costosa varietà di patata al mondo è la Bonnotte.
Una specie rara, coltivata nell' isola francese di Noirmoutier e raccolta rigorosamente a mano, durante soli 10 giorni dell' anno. Il prezzo?
Circa 400 dollari al chilo.
CROCCANTI L' invenzione delle patatine fritte sottili come sfoglie e croccanti (1853) si deve al cuoco indoamericano George Crum, un apprezzato chef di Saratoga Spring, nello stato di New York. Abituato a ricevere i complimenti di tutti, mal sopportava le continue critiche di Cornelius Vanderbilt, magnate delle ferrovie. Una volta, esasperato da un piatto rimandatogli indietro tre volte perché a base di patate tagliate troppo grossolanamente, Crum decise di affettare i tuberi in sfoglie sottilissime prima di friggerle: il cliente le divorò senza dire una parola.
AZOTO Le buste di patatine sono gonfiate con azoto per evitare che si rompano nel trasporto.
Giro d' affari annuo in America: 6 miliardi di dollari. Danno lavoro a oltre 65.000 persone.
BUSINESS Si stima che il business italiano delle patatine superi i 3 miliardi di euro. Al 2015, Amica Chips e Unichips (San Carlo, Pai), da sole si spartivano il 50% del fatturato complessivo.
SAN CARLO Negli anni Trenta compaiono in Italia le patatine all' americana, mercato in cui è leader la San Carlo, multinazionale a conduzione famigliare. Fondata in una rosticceria di Milano nel 1936, oggi conta ben 2.000 persone tra dipendenti e collaboratori, 6 stabilimenti in Italia e 3 in Francia. Ogni giorno trasformano circa 300 tonnellate di patate fresche in circa un milione di sacchetti di chips.
PATATA La patata apparve 8.000 anni fa sulle rive del lago Titicaca, tra il Perù e la Bolivia, ma giunse in Europa solamente nel 1500, sulle navi dei conquistadores spagnoli. Non ebbe subito il successo delle altre colture importate dal Nuovo Mondo, come il mais e il pomodoro. Si diffuse infatti in Europa e nel Nord America, ma per secoli non fu accolta da Cina, Giappone e da tutta l' area islamica.
FERRO Friedrich Engels (1820-1895) dichiarò che l' avvento della patata ha rivoluzionato la storia quanto la scoperta del ferro.
FRITTE Le cosiddette french fries potatoes, ovvero le patatine fritte a bastoncino, hanno quasi creato un incidente diplomatico, c' è persino stato un convegno a Bruxelles per tentare di stabilire chi le abbia inventate, se i belgi o i francesi.
Per i cugini d' oltralpe sarebbero figlie della Rivoluzione perché inventate dal nutrizionista Antoine Parmentier e diffuse dopo il 1789 dagli ambulanti del pont Neuf di Parigi. Per i belgi la prima «frite» risale al XVII secolo: a Namur andavano pazzi per la frittura di pesce della Mosa. Ma un inverno il fiume gelò e qualcuno sostituì i pesci con le patate.
HITLER Nel 1940 Adolf Hitler cercò di bandire le patate fritte dal Belgio dopo averlo invaso, perché erano la principale fonte di sostentamento.
CONSUMI Il consumo annuale pro capite di «frites» in Belgio è superiore di quasi un terzo rispetto a quello negli Stati Uniti. E ogni americano mangia circa 22 chili di patatine fritte l' anno. Sono servite nel 22% dei ristoranti (più degli hamburger: 17%).
CINA In Cina si coltiva il 22% della produzione mondiale di patate, ma l' Europa è il maggior consumatore del pianeta, con 96 chili di patate pro capite l' anno: ma mentre i polacchi ne consumano 150 chili a testa, noi, con 40 chili a persona, siamo tra i consumatori più moderati.
SACCO Marilyn Monroe, in una fotografia scattata da Earl Theisen nel 1951, appare coperta solo da un vestito ricavato da un sacco di patate.
RICETTA Si tagliano a fette spesse 8 millimetri e poi a bastoncini tutti uguali; si asciugano; s' infilano in una pentola piena di grasso bovino bollente (130-140°C) e si lasciano cuocere per 6 minuti; si scolano e si lasciano riposare per 10 minuti; si friggono di nuovo per 3 minuti al massimo nel grasso a 165-170°C.
SURGELATE L' inventore delle patatine fritte surgelate fu John Richard Simplot. Quattordicenne a Dubuque, in Iowa, nel 1909 lasciò la scuola per mettersi nel business della distribuzione di prodotti agricoli.
Negli anni della Seconda guerra mondiale diventò fornitore di patate essiccate per l' esercito americano. Solo alla fine degli anni Quaranta, i ricercatori della sua azienda riuscirono finalmente a surgelare le patatine fritte.
ANTIOSSIDANTI Uno studio della facoltà di agraria dell' Università di Napoli Federico II dice che, se fritte con olio di oliva, le patatine si imbevono di importanti sostanze antiossidanti.
FLATULENZA Nell' Encyclopédie francese del 1765, si descrive la patata come un «cibo flatulento». Una patata di medie dimensioni (mangiata con la buccia) provvede il 45% della dose giornaliera di vitamina C raccomandata, il 18% di potassio e il 10% di vitamina B5. Ricordatevi, però, che da McDonald' s una porzione grande di patatine contiene circa 500 calorie e che il 45% viene dal grasso aggiunto.
PATATE FRITTE PATATE FRITTE PATATE