PERDERE LA VITA PER RIDURRE IL GIROVITA - A ROMA, UN 20ENNE CHE PESAVA 160 CHILI È MORTO UNA SETTIMANA DOPO ESSERSI SOTTOPOSTO A UN INTERVENTO DI BYPASS GASTRICO - IL GIOVANE, CHE SI ERA OPERATO IN UNA CLINICA DI AREZZO, HA INIZIATO A SENTIRSI MALE POCHI GIORNI DOPO IL RIENTRO A CASA: E' STATO PORTATO IN OSPEDALE MA I MEDICI'HANNO RISPEDITO A CASA - SUBITO DOPO LE SUE CONDIZIONI SI SONO AGGRAVATE E…

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Da www.leggo.it

 

operazione chirurgica operazione chirurgica

Ogni mattina, sulla bilancia, vedeva un numero a tre cifre che era diventato la sua ossessione: 160. Tanti chili, troppi per Filippo Cocci, un ragazzo di Roma che lunedì 29 aprile avrebbe compiuto 20 anni ma è morto prima di poterli festeggiare. Afflitto da problemi di obesità, aveva deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico di "sleeve gastrectomy", una forma popolare di riduzione dello stomaco, presso una clinica di Arezzo. Pochi giorni dopo il rientro a casa, il giovane  ha iniziato a sentirsi male, e nonostante una temporanea ripresa, è morto venerdì 26 aprile dopo essere stato ricoverato in ospedale.

bypass gastrico bypass gastrico

 

LE INDAGINI

La vicenda è ricostruita oggi dal Messaggero. Sul caso, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo, attualmente contro ignoti, alcune cartelle cliniche sono state sequestrate e venerdì verrà effettuata l'autopsia per stabilire se l’intervento di gastrectomia parziale sia stato eseguito correttamente o se invece ci sia stato un nesso di causalità tra l’operazione e il decesso del giovane.

 

sala operatoria sala operatoria

A metà aprile è andato in clinica ad Arezzo per l'operazione, e il 21 aprile è tornato a Roma, dove viveva con la famiglia alla Balduina. Il giovedì, 25 aprile, ha cominciato ad accusare dei dolori e per questo è andato in pronto soccorso all’ospedale San Carlo di Nancy. Una situazione che non ha preoccupato i medici, tanto che FIlippo ha firmato le dimissioni ed è tornato a casa, per poi sentirsi male nuovamente. Quando è arrivato il 118, i sanitari hanno impiegato circa tre ore - secondo la denuncia fatta dai genitori - a trasportare il ragazzo a causa del peso e del fatto che fosse ormai inerme. Quando è arrivato al gemelli le sue condizioni erano ormai disperate ed è morto quaranta minuti dopo il ricovero.

 

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