Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”
Donald Trump […] ieri mattina si è presentato in tribunale a Manhattan per l'apertura della causa civile che lo vede imputato per frode. L'accusa – rappresentata dalla procuratrice Letizia James che indaga dal 2019 – ritiene che l'ex presidente, i figli e dirigenti della Trump Organization abbiano gonfiato per oltre un decennio il valore delle proprietà immobiliari e degli asset per arricchirsi e ottenere prestiti e condizioni più vantaggiose da banche e assicurazioni.
Una frode in piena regola, secondo la procuratrice che ieri, prima di entrare nell'aula del tribunale, ha ribadito l'accusa e detto che «nessuno è sopra la legge». Martedì scorso il giudice Arthur Engoron ha ritenuto Trump e le sue società «responsabili per la frode», poiché «certe valutazioni riflettono un mondo di fantasia». Il processo si svolge senza giuria e finirà entro il 22 dicembre. […]
donald trump in tribunale a new york
Prima di entrare in tribunale Trump ha ribadito la «falsità delle accuse», definito il processo «come la continuazione della più grande caccia alle streghe di tutti i tempi» e uno «show horror» allestito da una procuratrice «razzista e da un giudice canaglia». E poi ancora «una farsa» e «un'interferenza elettorale».
Engoron, democratico, è stato attivista ai tempi della guerra del Vietnam e un autista di taxi in passato prima di diplomarsi in legge. Anche la procuratrice Letizia James è democratica. Sulla sua credibilità – ha fatto notare Alina Habba, avvocata del pool dell'ex presidente – pesa il fatto che due mesi prima di essere eletta procuratrice promise di indagare Trump.
Trump era seduto in prima fila, annuendo o scuotendo la testa a seconda se a parlare era l'accusa o la sua difesa. Vestito blu, camicia bianca e cravatta azzurrina ha sfoggiato l'identica espressione catturata nella foto segnaletica in Georgia e poi stampata sulle tazze, vendute per raccogliere fondi.
Engoron ha già sospeso la licenza per le compagnie che controllano gli asset di Trump, bloccato l'uso del marchio e potrebbe valutare anche la dismissione dei beni. Per questo intende nominare un liquidatore. Sono 23 le proprietà (su oltre 500) coinvolte fra cui Mar-a-Lago, il resort di golf di New York e la Pentahouse alla Trump Tower: questa sarebbe stata valutata come se le sue dimensioni fossero tre volte tanto in termini di metratura.
Mar-a-Lago è messa a bilancio per 739 milioni di dollari, ma l'atto notarile la valuta 28 milioni. Secondo James, Trump ha incassato centinaia di milioni di dollari in modo illecito gonfiando il valore delle proprietà.
La richiesta della procuratrice è di un'ammenda di 250 milioni di dollari, il divieto per Donald e i suoi figli di fare business a New York e la restrizione per cinque anni sulle attività commerciali con la Trump Organization. Se la richiesta fosse accolta, sarebbe una botta incredibile per il tycoon. […] Donald ha deciso di presentarsi in aula, perché è convinto che la sua presenza possa generare un effetto positivo. […]
donald trump a new york per il processo per frode le finte foto di donald trump arrestato realizzate dall'intelligenza artificiale donald trump in tribunale a new york