Stefania Chiale per il "Corriere della Sera"
La certezza settimanale sulle consegne di Pfizer, i 7 milioni di dosi aggiuntive per l'Italia entro giugno e contestualmente una minore sicurezza sugli arrivi di AstraZeneca hanno portato a un nuovo cambio di rotta nella campagna anti-Covid lombarda. Da oggi la Regione sospenderà le prime dosi col farmaco firmato Oxford anche per i 60-79enni, a cui ora il farmaco era somministrato dopo la raccomandazione di non inocularlo sotto i 60 anni.
Da stamattina si procede con Pfizer e Moderna per tutti, in attesa di chiarire l'utilizzo di Johnson & Johnson (fino a sabato ancora non utilizzato, conferma il Welfare). Mentre quel che rimane di AstraZeneca nelle casse lombarde, e quel che arriverà, sarà unicamente utilizzato per i richiami. Dietro la decisione, due ulteriori motivi. Primo: essendo partite le somministrazioni con AstraZeneca a metà di febbraio, e il richiamo fissato a 10-12 settimane, ci troviamo nel periodo interessato dalle seconde dosi.
Secondo: di AstraZeneca in giacenza è rimasto poco, non c'è certezza sulle consegne e quelle più vicine nel tempo potrebbero subire un taglio. Vanno quindi dirottate sui richiami. Attualmente in casa ci sono poco più di 50 mila dosi AstraZeneca, circa 240 mila Pfizer, 90 mila Moderna e 30.550 J&J. Le prossime consegne sono di 264 mila dosi Pfizer il 29 aprile e di altre 260.910 il 6 maggio; mentre il lotto di 83 mila in arrivo da AstraZeneca questa settimana potrebbe subire un quasi dimezzamento. Ieri, intanto, ha aperto l'hub a Palazzo delle Scintille a Milano.
Palazzo delle Scintille a Milano
Dietro il titolo di «centro vaccinale più grande d'Italia», ci sono i numeri di un'organizzazione dal ritmo quasi militare (del resto è un generale oggi a guidare le operazioni in Italia). Alle pareti, i simboli della Lombardia, con le gigantografie dei suoi monumenti. La punta di diamante della campagna lombarda ha 72 linee vaccinali, con cui arriva a una potenza di 10 mila somministrazioni al giorno. Come? L'hub ha due reparti, A e B, con ingressi separati; ognuno dei due ha tre tragitti; ogni tragitto ha 9 box per la registrazione del paziente, 12 per l'anamnesi e 12 per la somministrazione. Risultato: 36 linee vaccinali nel reparto A, 36 nel B.
Palazzo delle Scintille a Milano
Due grandi sale post inoculazione terminano la corsa. Il risultato? Un flusso veloce, un tempo di permanenza tra ingresso e uscita di 30 minuti, 260 persone che vi lavorano al giorno. Benvenuti nella palazzina progettata nel 1923 dall'architetto Paolo Vietti, ex padiglione 3 della Fiera di Milano, museo mancato, «succursale» del Teatro alla Scala quando nel 1946 il Piermarini non poteva, causa bombardamenti subiti, ospitare la stagione operistica. Ora l'edificio, ristrutturato dopo l'acquisto da parte di Generali Real Estate, col contributo anche di Fondazione Fiera, Cisco e Moncler è consegnato all'emergenza sanitaria più complessa dal Dopoguerra.