Alessandro Fulloni per il Corriere della Sera
Scrollano le spalle, increduli per la celebrità che gli è piombata addosso d' improvviso dopo aver salvato dalle fiamme un' anziana di 96 anni: «Un gesto normale, abbiamo fatto solo il nostro dovere».
Tre adolescenti dai volti perbene, qualche brufolo sulle guance e l' aria allegra. Uno suona il clarinetto, che studia da undici anni, nella banda musicale del paese. Un altro fa l' attore in una compagnia folkloristica di teatro sardo. Il terzo trascorre i pomeriggi sulla barca a vela della scuola perché il suo sogno è quello di imbarcarsi e vorrebbe fare l' ufficiale di coperta in una nave da crociera. Rodolfo Fanni e Renato Saba sono quindicenni e stanno nella stessa classe, la seconda C dell' istituto tecnologico Buonarroti a Guspini, provincia del Sud Sardegna. Lorenzo Fanari è già sedicenne e frequenta l' istituto tecnico nautico di Cagliari.
Sono amici inseparabili e nel pomeriggio di Pasquetta erano assieme quando, sul filo dei secondi, sono riusciti a mettere in salvo la signora Nicolina Loche, classe 1922: era caduta malamente sul pavimento, rovesciando la sedia a rotelle usata per spostarsi, dopo aver bruciato sul fornello un piatto di pasta. Detta così sembra una vicenda da poco: ma la nonnina è rimasta circa tre ore a terra, gridando vanamente aiuto, sempre più spaventata. Questo mentre l' angusto cucinotto si era riempito di fumo e stava persino andando a fuoco senza che nessuno se ne stesse accorgendo.
Rapidità, un filo di testardaggine e fantasia: ecco come Rodolfo, Renato e Lorenzo hanno effettuato il blitz - nemmeno fossero stati un' addestratissima squadra dei pompieri - tirando fuori l' anziana dall' appartamentino al pianterreno di via Sassari a Guspini, il paese dove vivono tutti. La scena è questa: sono circa le 18 e i tre amici stanno rincasando a piedi dopo un pranzo al sacco con la comitiva. Prima di dividersi sostano da Lorenzo per un bicchiere d' acqua. Qui sentono la flebile richiesta d' aiuto di Nicolina, che vive dirimpetto con la badante, fuori di casa per Pasquetta.
Si preoccupano, escono, scavalcano un cortiletto, trovano la porta chiusa e vedono del fumo denso uscire dalle fessure della porta d' ingresso. Chiamano allora il 112 e il 118, «ma abbiano capito subito che ci sarebbe stato troppo da aspettare». Mentre invece c' era da affrettarsi. Così hanno forzato la finestra quel tanto bastato a Lorenzo, il più mingherlino del terzetto, per scavalcare il davanzale e aprire la porta. La nonnina era sul pavimento, «nascosta nel fitto fumo si faticava a scorgerla» raccontano. Il fornello poi aveva appena preso pericolosamente fuoco. L' hanno sollevata e portata fuori.
Stava bene anche se faticava a respirare. «Era incredula: non immaginava che fossero dei ragazzini ad averla salvata». Nicolina ha pensato subito a ringraziarli offrendo loro pardulas pasquali farcite alla ricotta di pecora. I tre amici ora sorridono: «Ci ha detto che potevamo prenderle dalla credenza, sapevano un po' di fumo ma non sono andate a fuoco ed erano davvero buone».