Barbara Costa per Dagospia
Sul porno e sulle pornostar girano leggende, falsità, mitologie… dure a morire! Eccone alcune che vorrei smentire.
angela white piange porn video
Le pornostar sul set godono sempre
No. Non è vero. Godono poche volte. E per un solo motivo: non ne hanno tempo e modo. È canone, sul set, non poter arrivare al climax bensì recitarlo in base al volere del regista. Anche in un cunnilingus.
angela white piange porn video 1
Le scene che sui siti di un porno si vedono non sono girate in quella sequenza e maniera. Ci sono stacchi, e specie da penetrazioni anali a orali, e per pulire il pene, e asciugare il sudore agli attori. Per ripetere la scena. Per farla secondo determinate angolazioni e quadri.
Le pornostar mentre fanno il porno non pensano al loro piacere ma a realizzare la scena nel miglior modo possibile. È il loro lavoro. Ciò non vuol dire che non si divertano a farlo, ma non sempre gli capita di girare con un collega con cui vanno d’accordo e/o con un regista che gli sta simpatico.
Come in ogni altro mestiere, sul set vale la propria professionalità. Su un set si fa sesso per creare e vendere un prodotto avente il fine di eccitare e soddisfare chi lo guarda, non chi lo realizza.
E questo vale per il porno gonzo (solo azione, solo sesso) non vale però per il porno girato in libertà di espressione, ovvero il porno in cui tempi di esecuzione e mosse e posizioni li decidono i due o più in azione (ad esempio, i porno a firma Bellesa).
O in quelle rare scene la cui chimica tra gli attori si fa potente e assoluta. Valga come prova sovrana quel creampie con Angela White e Manuel Ferrara dove Angela gode fino alle lacrime, non previste dal copione e lasciate nel prodotto finale.
Le pornostar nelle scene anali hanno l’ano anestetizzato
Ma siamo pazzi? È questa una storia nata negli anni '80 e nel porno di serie scadente e pure messa in giro da vecchie pornostar ciarliere in astinenza da gloria. È pericolosissimo anestetizzare l’ano, anche perché la mancanza di sensibilità non ti consente di avere il pieno controllo di quello che stai e ti stanno facendo (in ogni scena anale, chi "subisce" l’anale ha pieno potere di fermare l’azione se ciò le procura il minimo fastidio).
Si crede che nelle scene di sesso anale estremo le attrici anestetizzino l’ano per non sentire dolore, ma non è così. Quelli in azione sono ani speciali, nel senso che sono ani super allenati e addestrati.
Nel porno non giri un anal senza prima aver preparato la "parte" da giorni, con diete e digiuni e lavande, e con sex toys particolari e che sono enormi e gonfiabili. Le attrici hanno destrezza con questi insoliti oggetti, sanno come usarli per approntare il loro ano a sostenere sollecitazioni extralarge.
Sono ani-atleti! Di porno anale estremo le attrici ne girano pochissimo, a distanza anche di settimane, e periodicamente (come ha giusto svelato Joanna Angel) marcano visita dal proctologo per controllare che dietro sia tutto a posto.
Le pornostar sono ricchissime
Macché, e certamente non all’inizio. Le ricchissime sono una élite e sono le dive – Angela White, Asa Akira, Mia Malkova, Adriana Chechik… – e queste sì abitano in case lussuose.
Tra le pornostar poi c’è una parte che è benestante, parte che guadagna bene, e parte che guadagna non abbastanza perché il porno sia la sua unica fonte di reddito…
E pure fuori dal set sono tutte promiscue
Chi l’ha detto che è un obbligo? Chi lo ha stabilito? Ognuna decide per sé, come della sua vita sessuale e privata decide ogni donna, ogni persona. Tra le pornostar tuttavia tante sono sposate, hanno una vita regolare e fuori dal set anche monogama. Quel che di sesso recitano non ha ragione di corrispondere alla loro sessualità nella vita reale.
Le pornostar sono anche escort
Sta alla scelta personale di ognuna. Ma le pornostar che sono anche escort non sono porno star ma più precisamente attrici porno di minor fascia. Se sei una pornostar guadagni e bene col porno sicché non hai motivo né tempo per fare e vendere sesso in altro modo per arrotondare.
emily willis pornostar bdsm (2)
Le escort che fanno anche porno lo segnalano sui loro account di lavoro con la sigla "PSE" (Porn Star Experience) e per questo, per i loro escort servizi, vogliono essere pagate di più.
Le pornostar che fanno lesbo sono lesbiche
No, vabbè. Te lo fanno credere! Possono recitare benissimo da etero! In gran parte sono bisex, in gran parte sono etero che fanno lesbo per lavoro.
Le pornostar rispondono personalmente su OnlyFans
No, non può essere così per le pornostar che hanno fan dal numero considerevole. Le pornostar tali perché hanno ampissimo seguito pagano uno staff che gestisce OnlyFans al posto loro, "parla" per loro, posta il loro materiale. Una pornostar non ha in concreto tempo per contentare e seguire da sé tutti i fan su OnlyFans.
Le scene di violenza sono vere
No, sono recitate come nel cinema tradizionale. C’è il sesso e c’è il sesso bdsm, vero e fatto e ricevuto da corpi, anche qui, appositamente allenati e preparati. Ad esempio gli schiaffi nel porno bdsm sono schiaffi reali e però "calibrati": i segni sul corpo sono veri ma non così pesanti come sembrano. È esagerato perché reso funzionale al prodotto finale, ma è recitato la sua parte, da professionisti bdsm di prim’ordine.
Nel porno sono tutti drogati/1
emily willis mick blue porno bdsm
Come in ogni altro ambito di lavoro, droghe pesanti e leggere possono essere usate dai singoli pornostar nella loro vita privata a loro esclusiva scelta e rischio e pericolo (è recente la morte per overdose della performer trans Angelina Please, in un festino privato a casa sua).
Non è il porno che porta alla droga. Drogarsi è sempre una scelta personale. Su ogni set inoltre le droghe sono bandite, e se ti beccano "fatto" ti cacciano dal set e dal settore intero.
Drogarsi non rispecchia le regole basiche di professionalità, che nel porno vengono prima di tutto. Tali norme non erano così rigide nel porno del passato, dove la circolazione di droga anche pesante non era infrequente.
Nel porno sono tutti drogati/2
Se per droga si intende l’uso di Viagra e affini per erezioni chimiche, sui set ricorrervi è vietato ma nessuno può frenare e/o controllare l’eventuale uso che un attore di sua sponte decide di farne.
E però non è vero che ogni attore ha il pisello drogato. Come dice il pornostar Luca Ferrero: “Non ci sono trucchi per mantenere l’erezione su un set. Certo, l’esperienza aiuta, ma mantenere un’erezione per un pornoattore è un fattore psicologico. Gli aiuti chimici esistono e sono utili a volte se, su un set, devi fare sesso per molte ore di seguito”.
“Che ci vuole a scopare per lavoro, posso farlo pure io!”
Ecco, a tutti quelli che si ostinano a pensarlo e, peggio, a dirlo, e a non credere che fare porno sia un mestiere, e difficile, e dove servono necessarie competenze specifiche… Ok, girate un porno professionale, e poi venitecelo a raccontare.
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