Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago,
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI MEME
l'altro ieri il presidente Mattarella ha fra l’altro detto che il suo compito consiste nel “fare in modo che ciascuno, a partire da sé stesso, rispetti la Costituzione». Al riguardo, mi piacerebbe sapere come sia stato possibile che la Consulta, ignorando del tutto il dettato costituzionale, abbia sistematicamente bocciato numerosi referendum abrogativi che la Costituzione ammette pacificamente nel totale silenzio di tutti gli organi costituzionale ?
Il secondo comma dell’art. 75 della Costituzione istitutivo del referendum abrogativo recita infatti che:
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
e che quindi tutte le altre materie sono ammesse al referendum abrogativo mentre se andiamo a controllare i numerosi referendum bocciati dalla Consulta non ne se ne trova uno fra quelli espressamente vietati dalla Carta Costituzionale e che pertanto avrebbero dovuto essere pacificamente ammessi.
Pietro Volpi
Lovere (Bg)
Lettera 2
Ciao Dago,
l’Abruzzo è bagnato pure dal Mar Silio. E so’ quattro; praticamente un’isola.
Possono chiedere lo Statuto Speciale!!!
Gianky
Lettera 3
Caro Dago, censura o autocensura: cosa è peggio? Libertà di stampa o servitù di stampa? Siccome voglio credere che l'informazione debba guardare a 360 gradi, voglio sperare che chi ha pubblicato la storiaccia del cosiddetto dossieraggio, mirando chirurgicamente contro bersagli predeterminati, non si sia fatto usare - seppure in buona fede - come cassetta delle lettere e longa manus per conto terzi. Non so quindi se, in presenza di altri dati, relativi a Tizio, Caio, Sempronio e magari al Capo dello Stato, non scatti la tagliola dell'autocensura.
Antonio Pochesci
Lettera 4
Caro Dago, sfido io che il culatello sia molto apprezzato specialmente dall'alta borghesia con simpatie a destra: è un mangiare da re e con quello che costa è assai meglio della popolare e grassa mortadella, magari anche straziata coi pistacchi verdi. Se poi ci fosse qualcuno che si prestasse a fare da cotechino, personalmente a me piacerebbe anche di più.
Cincinnato 1945
Lettera 5
giorgia meloni marco marsilio a pescara 3
A metà giugno si terrà, in Puglia, il G7. Capire come il governo ci arriverà, è una previsione che nemmeno il "divino Otelma" è in grado di predire; di sicuro potremmo azzardare una ospitata nella masseria del gran ciambellano di corte, Bruno Vespa, il quale, son certo, si sta preparando da settimane nella pianificazione della scaletta.
L'unica variabile sarà la situazione sociale del momento. Potenzialmente esplosiva e che potrebbe creare problemi al "cerimoniale". Ma saremo a metà giugno e gli italiani, come da tradizione (scoppiasse qualunque cosa), saranno con la testa alle vacanze. Possono toglierci tutto, ma certe "sicurezze" non possono toccarcele. Abbiamo una "dignità". Avanti così.
Il Gandi
Lettera 6
SuperDrago,
l'arguto e acribico cacciatore lessicale, magister Stefano Lorenzetto, fece puntualmente le pulci anche al mio casereccio "Bergoglio, da Cristo a Castro/Paolo mi fè, disfecemi Jorge Mario", ma, essendo glottodidatta intellettualmente onesto, ha rivisto un suo appunto, scrivendomi:
«Ego te absolvo. C'è un illustre precedente: Giovanni Paolo I».
Giancarlo Lehner
fabio fazio chiara ferragni meme by edoardo baraldi
Lettera 7
Caro Dago, Fabio Fazio presenterà denuncia alla polizia postale
perché girano video creati dall'intelligenza artificiale, dove lui
sponsorizza prodotti finanziari. In special modo un video su tutti lo ha insospettito: quello dove lui fa una intervista degna di questo nome a un suo ospite (e non la solite tre domande: come va, quanti anni hai, che scuola hai fatto).
Marco di Gessate
Lettera 8
Direttore
prendo a caso un testo della professoressa Di Cesare:
"Lo stracciamento immemoriale espone all'estraneo, ma per un cammino, magari anche a ritroso, conduce all'Ankunft, all'arrivo a casa. Questo cammino è di nuovo un sentiero interrotto della globalizzazione, perché non permette di concepire un ritorno altro, che avvenga dopo un esodo effettivo, e non lascia pensare il soggiornare insieme, il dimorare in comune, come stranieri residenti. Sta qui uno dei grandi compiti che Heidegger lascia in eredità...".
Vuole che una così non possa essere fraintesa? Suvvia, diamole almeno il beneficio del dubbio.
Paolo Ferraresi
ZELENSKY E MITSOTAKIS A ODESSA
Lettera 9
Caro Dago, attacco russo a Odessa, Meloni e von der Leyen: "Netta condanna". E infatti, Nataliya Humenyuk, capo del centro stampa congiunto delle Forze di difesa del sud dell'Ucraina, nega che l'attacco a Odessa sia collegato alla visita di Zelensky in città, in occasione del viaggio del premier greco Mitsotakis. "Quello che accade è che la Russia è terrorista e continua ad attaccare le infrastrutture portuali". Quando si dice la piena coordinazione e lo scambio di informazioni tra alleati...
Axel
Lettera 10
Caro Dago, cosa sarebbe successo se fosse stato Donald Trump a stampare un bacio sulla fronte di una premier europea, come fatto con Giorgia Meloni da quel viscidone di Joe Biden non nuovo a questo tipo di episodi, con donne e bambini, già prima delle Presidenziali 2020?
M.H.
Lettera 11
Caro Dago, il vero problema in Italia non è il fascismo morto e sepolto, ma l'ideologia di estrema sinistra ancora ben presente nei vari strati della società come dimostra il post in memoria della terrorista Balzerani da parte di una professoressa di un ateneo (da sempre fucina del terrorismo), oppure i tanti simpatizzanti del dittatore Putin. Le anime belle, sempre pronte a difendere la "democrazia" da inesistenti pericoli, come mai tacciono davanti a reali pericoli di eversione e neoterrorismo?
FB
Lettera 12
joe biden e giorgia meloni - vignetta by natangelo
Caro Dago, il Congresso del Partito popolare europeo ha approvato la candidatura di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione per le prossime Europee. Dei 489 voti validi, su 499 votanti, 400 hanno votato a favore e 89 contro. Quindi un quinto del suo partito non la vuole più tra le palle!
F.G.
Lettera 13
Caro Dago, Russia, l'appello di Yulia Navalnaya: "Il 17 marzo alle 12 tutti alle urne contro Putin". Biden, Sunak, Macron e Scholz: le quattro piume occidentali hanno fallito e allora riponiamo le nostre speranze di vittoria nella vedova allegra?
Soset
Lettera 14
Caro Dago,
sono ormai prossime le elezioni regionali in Abruzzo e gli esponenti del governo si scapicollano per promettere laqualunque. Tra cui: spostamento capitale d'Italia da Roma a l'Aquila, riannessione del Molise, obbligo di servire arrosticini in tutte le mense scolastiche e ospedali d' Italia , ma sopratutto 5 punti fragola esselunga ogni euro speso invece dei normali 2 punti.
Marco di Gessate
Lettera 15
Caro Dago, Vladimir Putin tra gli oltre 20mila partecipanti al Forum Internazionale della Gioventù a Sochi, in Russia, provenienti da 190 Paesi. Ma non avevano detto che era "isolato"?
Raphael Colonna
Lettera 16
Caro Dago,
Ma tutti quelli indignati da una cover con un’imprenditrice e personaggio dello spettacolo ritratta come Joker sono gli stessi che commentano spasmodicamente ogni notizia con la emoji del clown? Non è che forse sono loro i pagliacci? E poi per me “L’Espresso” c’è già andato giù buono. Pensa l’avesse messa come Wanna Marchi che grida lo slogan famoso…! Avremmo visto altro!
Saluti alla emoji del clown,
Lisa
Lettera 17
la copertina l'espresso su chiara ferragni in stile joker
A proposito della volontà di D'Amato di candidarsi alle elezioni regionali in Campania. Per come stanno le cose adesso è inutile fare confronti statistici con De Luca: l'attuale governatore della Campania non è candidabile. Poi ovviamente ci sarebbe da riflettere sulla convenienza per il centrodestra di candidare un imprenditore che a suo tempo sostenne De Magistris contro Lettieri per il comune di Napoli ( a prestar fede a uno noto sito di gossip politico)
Ugo Tassinari
Lettera 18
Caro Dago, Carlo Calenda sulla vicenda dello street artist italiano Jorit che ha chiesto un selfie a Putin a Sochi: "I dittatori hanno sempre trovato una sponda negli utili idioti". Ma certo. Invece gli Erdogan l'hanno trovata nei Draghi ravveduti...
Neal Caffrey
Lettera 19
Caro Dago, l'ex presidente russo Dmitry Medvedev: "L''attacco missilistico russo di ieri a Odessa non era diretto contro il corteo di auto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del premier greco Kyriakos Mitsotakis, perché se quello fosse stato l'obiettivo, sarebbe stato colpito". Ovvio. Anche perché uno come Zelensky conviene tenerselo stretto: quando gli ricapita?
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Ice Nine