PRIMA LA FAMIGLIA – IL MINISTRO DELLA DIFESA FINLANDESE, ANTTI KAIKKONEN, SI È PRESO DUE MESI DI CONGEDO DI PATERNITÀ, NEL BEL MEZZO DEL PROCESSO D’ADESIONE ALLA NATO! – IL CONGEDO PARENTALE IN FINLANDIA È DI ROUTINE PER GLI UOMINI, MA È LA PRIMA VOLTA CHE SUCCEDE PER UN POLITICO - LA SPIEGAZIONE DI KAIKKONEN: "HO DUE FIGLI PICCOLI, DI DUE E SEI ANNI. VORREI AVERE RICORDI DI QUESTO PERIODO CON LORO E NON SOLO IN FOTO..."

-

Condividi questo articolo


Irene Soave per il “Corriere della Sera”

Antti Kaikkonen. Antti Kaikkonen.

 

«Nato for nappies», (scambiare) la Nato per i pannolini: è tra i vari triti calembour che nella stampa di tutto il mondo hanno salutato il gesto «rivoluzionario» del ministro finlandese della Difesa, Antti Kaikkonen: si è preso due mesi di congedo di paternità. Sì, con la Russia in guerra alle porte; con l'adesione alla Nato - processo tortuoso - appena cominciata; con l'inizio della campagna elettorale imminente.

 

Antti Kaikkonen. Antti Kaikkonen.

Quarantotto anni, due figli piccoli, «uno di due anni e uno di sei. Vorrei avere ricordi di questo periodo con loro, e non solo in foto», ha detto ai giornalisti. «La carica di ministro della Difesa è importante, ma ha anche voluto dire stare molto lontano da loro».

 

Il congedo di paternità, in Finlandia - 54 giorni lavorativi coperti da un'indennità giornaliera chiamata «isyysraha» - è quasi una routine per i padri comuni; in politica, però, il gesto di Kaikkonen è un precedente assoluto, primo in un governo dove le quattro ministre finora rimaste a casa in maternità erano tutte donne.

 

Antti Kaikkonen. Antti Kaikkonen.

Kaikkonen ha detto che, per la natura del suo lavoro, «non ci sarebbe mai un momento giusto per il congedo». Ma «nessuno, nemmeno un ministro, è insostituibile nel suo lavoro. Per i nostri figli, invece, noi lo siamo». La sicurezza nazionale «sarà in buone mani, così come il nostro processo di adesione alla Nato»: sarà nominato un sostituto ad interim, Mikko Savola, dello stesso Partito di Centro da cui Kaikkonen proviene.

 

Antti Kaikkonen. Antti Kaikkonen.

Tra i precedenti da ricordare c'è quello del premier britannico Tony Blair che nel 2000, quando ancora il congedo per i padri non era riconosciuto per legge nel Regno Unito, decise di rinunciare a diversi impegni istituzionali dopo la nascita del figlio Leo. E quello, nel 2020, dell'allora ministro per l'Ambiente Shinjiro Koizumi che era stato sommerso di critiche per aver preso due settimane di congedo parentale, nel Paese del «ganbaru», la «resistenza nonostante tutto», il Giappone.

 

Kaikkonen no. Il primo plauso è arrivato dall'opposizione, e dal «partito di coalizione nazionale», che non è al governo, è giunta una nota che definisce la scelta «una grande soluzione, che mostra apprezzamento per la carriera di sua moglie e priorità massima per i suoi bambini».

 

Antti Kaikkonen. Antti Kaikkonen.

Intanto il processo di adesione alla Nato di Finlandia e Svezia prosegue. Caduto a Bruxelles il veto dell'Ungheria - convinta dallo sblocco di miliardi di sussidi - e dati i progressi nelle relazioni tra Svezia e Turchia, sulla questione curda e non solo, il parlamento di Stoccolma ha discusso ieri la revisione del budget per la difesa (da regole Nato non può essere inferiore al 2%) entro il 2028. La Finlandia, su input di Kaikkonen, potrebbe chiudere l'embargo sulla vendita di armi imposto nel 2019 ad Ankara, «un futuro alleato». La storia prosegue, pannolini o no.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...