Il ministro dell'Economia russo, Alexey Ulyukaev, è stato arrestato perché sospettato di aver intascato una tangente di circa 2 milioni di dollari per dare un giudizio positivo sulla compagnia petrolifera Bashneft, la cui quota del 50 % è stata acquistata da un'altra compagnia, la Rosneft. A operare l'arresto sarebbe stato il comitato investigativo di Mosca.
Ulyukayev avrebbe preso la tangente milionaria per "la valutazione positiva data dal Ministero dello sviluppo Economico all'operazione che ha permesso alla Rosneft di completare l'accordo per l'acquisto del 50% detenuto dal governo del capitale della Bashneft", spiega il vicecapo del comitato Svetlana Petrenko.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato al canale Russia Today che le accuse contro Ulyukaev sono "molto serie" e necessitano "di prove molto serie", e che "in ogni caso solo un tribunale può decidere". Rosneft e Bashneft sono entrambe compagnie petrolifere russe.
Ulyukaev, 60 anni, è ministro dello Sviluppo economico della Federazione russa nel governo Medvedev da giugno 2013. È il più alto esponente politico del governo russo finito in carcere dal fallito colpo di Stato del 1991.
Il comitato investigativo, che riferisce direttamente al presidente Vladimir Putin, ha detto che l'indagine avrebbe fornito prove concrete. "Ulyukaev è stato arrestato durante la notte, subito dopo l'interrogatorio", ha riferito uno degli investigatori. La società petrolifera Rosfnet, direttamente controllata dal Kremlino, ha acquistato il 50 per cento di Bashneft per 330 miliardi di rubli (5 miliardi di dollari) nel mese di ottobre.
Il figlio di Alexey Ulyukaev, Dimitri, è citato nel cosiddetto dossier dei Panama Papers come titolare di una compagnia off shore, la Ronnieville Ltd, passata poi di mano alla moglie. Il ministro dell'Economia è stato anche presidente della Banca centrale di Mosca.
Alexey Ulyukaev Alexey Ulyukaev