Estratto dell’articolo di Paolo Ottolina per il “Corriere della Sera”
NONAME057(16) IL COLLETTIVO DI HACKER FILO RUSSO CHE HA ATTACCATO I SITI ITALIANI
Il nuovo cyber-attacco che colpito siti istituzionali e aziendali italiani è un’offensiva piuttosto classica per tipologia. Per fortuna più dimostrativa che distruttiva, finalizzata più a lanciare un messaggio politico che a rubare dati oppure a bloccare intere macchine come nel caso dei recenti e numerosi casi di «ransomware».
Non a caso la rivendicazione è del collettivo hacker (filo)russo che si fa chiamare NoName057 e che comunica anche attraverso un proprio canale Telegram, a cui risultano iscritti oltre 28 mila utenti. Si tratta di un gruppo di «hacktivisti» vicino alla Russia, che si è dichiarato nel marzo 2022, dopo l’attacco all’Ucraina. Nel corso degli ultimi 12 mesi ha rivendicato azioni contro Ucraina, Usa e Paesi europei.
L’offensiva contro i siti italiani è partita nella giornata di martedì 21 febbraio, in coincidenza con la visita della presidente Meloni in Ucraina. In uno dei messaggi del collettivo si cita esplicitamente il «sesto pacchetto di aiuti militari».
Il primo sito italiano colpito è stato quello del ministero della Difesa. Gli hacktivisti filorussi hanno scritto: «Dopo la colazione con i croissant francesi siamo andati a mangiare la pizza italiana. Abbiamo chiuso il sito web del ministero della Difesa italiano».
I «croissant» vengono citati perché poco prima erano stati attaccati alcuni siti francesi.
Hanno fatto seguito il sito dei Carabinieri, quello di Bper Banca, del ministero degli Esteri e altri tra cui Viminale per la Carta d’identità, Politiche agricole, Tim, Banca PER, A2A Energia. Alcuni di questi hanno resistito, altri sono andati offline per un certo periodo prima di tornare accessibili. Altri ancora sono non raggiungibili o molto rallentati. […]
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