Dagotraduzione dal Daily Mail
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Amber Heard è scoppiata a piangere sul banco dei testimoni quando ha ricordato come l’ex marito, Johnny Depp, l’ha aggredita sessualmente con una bottiglia di liquore.
La presunta aggressione è avvenuta nel marzo del 2015 in Australia, nella casa in cui vivevano durante le riprese di Pirati dei Caraibi 5. Si tratta dello stesso episodio in cui Depp ha denunciato di aver quasi perso il dito perché Heard gli avrebbe lanciato una bottiglia di liquore. Heard ha testimoniato di non aver assistito al taglio della punta del dito di Depp.
Sul banco dei testimoni, singhiozzando, Heard ha raccontato che Depp era su di giri perché aveva preso 8-10 pillole di MDMA. Aveva iniziato ad accusarla di andare a letto con Eddie Redmayne (la sua co-protagonista in The Danish Girl), e di tradirlo. Poi ha chiamato il suo agente, e altre persone, «urlando contro di loro. Aveva la sensazione che le persone gli avessero rubato dei soldi».
Poi sono scesi al piano di sotto. «Mi ha sbattuta contro il muro, vicino all’angolo cottura. Mi ha sbattuto contro i frigoriferi, l’ho spinto via. Mi chiamava “puttana, troia, culo grasso”. Mi stringeva il collo. È diventato brutto. Ha detto che tutti lo avevano messo in guardia contro di me, che non piacevo a nessuno». A quel punto Depp l’ha lanciata dall’altra parte della stanza.
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«Sono atterrata su un tavolo da gioco. Si è messo sopra di me sul tavolo da gioco e mi ha preso a pugni in faccia. Abbiamo lottato. Poi ha preso una bottiglia, io glie’ho sfilata e l’ho rotta a terra tra di noi. Questo lo ha fatto infuriare. Ha iniziato a urlare. Mi ha buttata a terra. Quando mi sono rialzata da terra aveva una bottiglia in mano, me l’ha lanciata, mi ha mancato. Aveva una bottiglia rotta in mano, mi ha detto che mi avrebbe tagliato la faccia».
Heard ha raccontato poi di essersi trascinata nell’area bar, l’unica che offriva una via d’uscita. «Ricordo che i miei piedi scivolavano sulle piastrelle mentre lui mi sbatteva dal muro al piano di lavoro. Aveva la mia camicia da notte e me l'ha strappata dal petto».
«Ha i miei seni in mano, la mia camicia da notte si è completamente tolta, mi è stata strappata via, ero nuda. Mi urla contro, mi odia fottutamente, gli ho rovinato la vita. Ancora ed ancora. Comincia a prendere a pugni il muro vicino alla mia testa, tenendomi per il collo».
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«Ad un certo punto è sopra di me, urlandomi “ti odio fottutamente, mi hai rovinato la vita del cazzo”». «Lo guardo negli occhi e non lo vedo più. Non era lui, era nero. Non sono mai stata tanto spaventata in vita mia. Mi stava guardando. Stavo cercando di mettermi in contatto con lui, per dirgli in qualche modo che ero io».
«La mia testa sbatteva contro la parte posteriore del bar e non riuscivo a respirare. Ricordo di aver cercato di alzarmi per dirgli che mi stava davvero facendo del male. Non riuscivo a respirare. Non riuscivo a mettermi in contatto con lui. Non riuscivo ad alzarmi».
L’attrice si è dovuta interrompere, perché sopraffatta dall'emozione sul palco. «La cosa successiva che ricordo era che ero piegata all'indietro sul bar, stavo fissando la luce blu. La mia schiena era sul piano di lavoro. Pensavo mi stesse prendendo a pugni. Ho sentito questa pressione sul mio osso pubico e potevo sentire il suo braccio che si muoveva. Sembrava che mi stesse prendendo a pugni. Potevo solo sentire questa pressione».
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«Non ricordo cosa ho detto, ricordo solo di essere stata immobile, di non volermi muovere. Ricordo di essermi guardata intorno per la stanza, di aver guardato tutte le bottiglie rotte, i vetri rotti e ricordo che non volevo muovermi perché non sapevo se era rotta, non sapevo se la bottiglia che avevo dentro di me era rotta».
«Non riuscivo a sentirlo, non sentivo dolore, non sentivo niente. Ho visto così tanti vetri rotti che non sapevo se fosse rotto o meno e ricordo di aver pensato per favore fa che non sia rotto. Non so come sia finita. Non so come sono scesa dal piano di lavoro».
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«Ricordo solo di essere stata in bagno. Ricordo i conati di vomito, il suono che faceva la mia voce. Ho perso il controllo della mia vescica. Ricordo che avevo solo conati di vomito, c'era sangue sul pavimento».
Quando poi si è svegliata il giorno dopo, ha trovato la casa distrutta. Depp non aveva dormito, c’era un pene gigante disegnato su un dipinto, un tavolo ribaltato, vetri rotti ovunque, scritte col sangue. Lui «aveva la mano avvolta negli stracci, l’ha scoperta e me l’ha fatta vedere: “guarda cosa mi hai fatto”». Poi si «è tolto il pene dai pantaloni e ha fatto pipì contro il muro di casa». Heard ha poi mostrato le foto scattate il giorno seguente alla casa.
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Il team di Depp ha affermato che le storie di abusi dell'attrice si sono evolute con «dettagli nuovi e convenienti» e hanno in programma di esporre le sue bugie durante un controinterrogatorio.
Da corriere.it
«Johnny sotto l’effetto di speed è diverso del Johnny sotto oppiacei, che è diverso da quando ha preso Adderall e cocaina, e diverso dal Johnny del quaaludes. Imparai a fare attenzione alle diverse versioni di lui». Un uomo dalle molte personalità a seconda del tipo di droga che prendeva, sospettoso e accecato dalla gelosia al punto da diventare violento: questo il ritratto di Johnny Depp tracciato dalla ex moglie Amber Heard al processo per diffamazione in corso a Fairfax in Virginia.
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Geloso perché pensava che la allora compagna avesse flirtato con una donna al Gala del Met, Depp l’avrebbe picchiata al ritorno in albergo. Geloso anche di James Franco: sospettando una loro relazione sul set di «The Adderall Diary», la schiaffeggiò e umiliò durante un volo da Boston a Los Angeles. «Pensai a quel punto che dovevo lasciarlo», ha detto Heard.
«Pensavo che mi avesse rotto il naso»
Nel 2014, appena fidanzati, Johnny e Amber erano andati mano nella mano al gala del Met, lui in cravatta bianca e ghette, lei in abito dorato da sirena e un diamante da centomila dollari al dito. La coppia era sfilata sorridente sotto i flash dei fotografi, ma tutt’altra scena attendeva lei al ritorno in albergo. «Litigammo. Mi prese per il collo, tirò contro una bottiglia che spaccò un lampadario e mi colpì in faccia con forza. Pensavo che mi avesse rotto il naso». Heard ha attribuito le violenze di Depp al suo abuso di alcol e di droga che gli cambiavano la personalità.
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La gelosia nei confronti di Franco fu la scintilla per un’altra scenata: «Mi diede della sgualdrina per aver girato scene d’amore. Durante un volo da Boston a Los Angeles mi umiliò davanti agli altri a bordo. Nessuno disse nulla. Nessuno alzò un dito anche dopo che mi aveva preso a calci con lo stivale». Depp poi si chiuse in bagno e perse i sensi.
In quel periodo Amber aveva cominciato a documentare il comportamento del partner «perché Johnny», ha spiegato, «quando tornava in sé, non ricordava più nulla». Una di queste registrazioni, fatta proprio su quel volo, è stata fatta ascoltare in corte: si sente Depp che «ulula come un animale».
Fu allora che Amber «cercò in sé la forza di lasciarlo». Tornata da sola a New York si iscrisse a Al-Anon, un gruppo di sostegno per persone i cui cari hanno problemi di dipendenze. Depp venne a cercarla per scusarsi: «Lo ripresi con me a condizione che sarebbe andato in clinica a disintossicarsi».
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