Un piacentino, ex consulente dell'Enel è a processo con l'accusa di aver tentato di far tagliare l'energia elettrica all'abitazione di Matteo Renzi, all'indomani delle dimissioni seguite alla sconfitta del governo sul referendum costituzionale, il 4 dicembre 2016.
A dare notizia del fatto è il quotidiano di Piacenza, "La Libertà". Secondo l'accusa l'imputato, che si professa innocente, sfruttando la sua professione di consulente presso Enel, avrebbe prelevato gli estremi dell'utenza Renzi di Pontassieve, telefonando al call center dell'azienda dell'energia elettrica e chiedendo la disdetta.
Quando i tecnici si presentarono a casa Renzi furono però fermati prima di procedere al taglio della luce e scattò un'indagine. In seguito agli accertamenti il piacentino (che si dichiara estraneo ai fatti) è stato rinviato a giudizio con le accuse di accesso abusivo a un sistema informatico e di sostituzione di persona.