Paolo Russo per “la Stampa”
Grillo Beppe che firma il manifesto pro-scienza promosso dal medico Roberto Burioni, Grillo Giulia, Ministro della salute, che promuove le campagne pro-vaccinazioni. Proprio quando i 5S sembravano aver fatto pace con il mondo scientifico, arriva ora lo scivolone. Tra i magnifici 30 del nuovo Consiglio superiore di sanità (Css) nominati ieri dal Ministro ci sono soltanto tre donne, mentre tra i membri uscenti erano 15. E spunta il nome del professor Camillo Ricordi.
Diabetologo di fama internazionale, ma che cinque anni fa strizzava l' occhio a Vannoni e soci, dicendosi disponibile a testare nei suoi laboratori in Florida il fasullo metodo Stamina, che già prima delle pesanti condanne penali per truffa era stato bollato come «potenzialmente pericoloso per i pazienti» dal comitato ministeriale di esperti.
Non che il professore avesse sostenuto l'efficacia di quelle infusioni, ma la disponibilità a testarlo venne interpretata da larga parte degli scienziati come un' apertura di credito verso Stamina. La senatrice a vita Elena Cattaneo arrivò a definirlo uno «che si dice né pro né contro, ma che afferma di trasformare scarpe in polli, semplicemente mettendoci del prezzemolo per due ore».
Parole di fuoco, scritte a commento di un'intervista rilasciata dal professore proprio a La Stampa, dove parlava di dati «che mostrano la possibilità di diversificazione delle cellule staminali mesenchimali in cellule simil neuronali». Quelle che avrebbero dovuto bloccare le terribili malattie neurodegenerative dei bambini Stamina, ma che gli scienziati giudicavano impossibile ricavare dalle cellule staminali estratte dal midollo.
Eppure quello contro il quale gli scienziati puntarono allora l'indice è veramente un nome. Direttore del Diabetes research Institute dell' Università di Miami, ha nel suo curriculum centinaia di pubblicazioni e più di dieci brevetti. Tra i quali quello sul trapianto delle cellule pancreatiche in grado di curare il diabete.
Ma dal 2002 è anche membro del comitato consultivo della Bioheart, società che commercia in "terapie staminali" offshore in Uganda, Kazakistan, e Messico, dove a Tijuana c' è la clinica "Imr" con cui la company collabora e che vende trattamenti "staminali" anche a pazienti che vogliono arruolarsi in una sperimentazione clinica.
Ricordi è inoltre il fondatore della Cure Alliance, organizzazione di scienziati e imprenditori, molti italiani, che sostiene la necessità di velocizzare la commercializzazione delle terapie innovative, senza le lentezze burocratiche e le prove di efficacia richieste dagli enti regolatori americani ed europei.
Un cambio di passo che ha sempre fatto storcere il naso a parecchi scienziati e che il nostro Senato provò a compiere con un emendamento poi bloccato alla Camera.
Una norma apparentemente inoffensiva, che equiparava i trattamenti a base di cellule mesenchimali (ossia del midollo) a trapianti d' organo anziché a farmaci. In realtà una bomba, perché le infusioni di staminali avrebbero a quel punto potuto saltare le fasi della sperimentazione clinica che devono dimostrare l' efficacia e la sicurezza dei trattamenti.
Il tentativo perseguito in quegli anni, non solo in Italia ma anche negli Usa, fu quello di far passare la linea che se una malattia è incurabile, allora è giusto somministrare trattamenti non ancora testati ai pazienti senza speranza. Il che avrebbe aperto le porte al business delle false cure.
Ricordi con tutto questo non c'entra, ma uomini di scienza come il compianto Paolo Bianco, uno dei massimi esperti di staminali, non trovò casuale che l' apertura a Stamina avvenisse da parte di chi, come il professore, aveva fondato una organizzazione che promuoveva proprio l' allentamento delle ferree regole internazionali sulla sperimentazione farmaceutica. La Grillo ha affermato che la scelta dei nuovi componenti del Css «si è giocata sui titoli e sulle competenze». Una sbirciata anche alle cronache di qualche anno fa forse non avrebbe fatto male.