Un grande incendio si è sviluppato nella zona nord di Roma coinvolgendo l'area della Pineta Sacchetti e di Monte Mario. Le fiamme hanno devastato il parco del Pineto. Nella Capitale superati oggi i 38 gradi #ANSA caldo.https://t.co/oFVqZ6YkBk pic.twitter.com/8DB4RweNVQ
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) July 4, 2022
Flaminia Savelli per “il Messaggero”
Un inferno di fuoco e fumo. La Capitale brucia ancora e ancora nel quadrante nord. Ieri il primo allarme è scattato alle 14 alla Pineta Sacchetti. Poi il vento ha fatto il resto: la linea del fuoco ha camminato veloce e inesorabile per 50 ettari verso l'Aurelio e poi ancora più a nord, verso il parco del Pineto alla Balduina.
Minacciando case, condomini, case di riposo, centri sportivi e conventi. Nel tardo pomeriggio si è aperto un altro fronte a sud della città, verso il litorale e poi ancora ai Castelli romani. Per un bilancio di 100 interventi in tutta la Regione. La miccia sarebbe partita dalle sterpaglie cotte dal sole. Ma non si esclude la pista dolosa: nelle prossime ore verranno eseguiti accertamenti e rilievi.
IL PARCO DEL PINETO I vigili del Fuoco hanno tentato di contenere il fuoco ma già poco dopo le 15 dalle finestre delle palazzine di via dei Laterizi, a una manciata di metri da uno degli ingressi della Pineta Sacchetti, i residenti hanno visto l'avanzata delle fiamme. Con la paura che arrivassero fino alle abitazioni sono scesi in strada riempiendo bacinelle e secchi d'acqua in attesa bagnando balconi e giardini in attesa dei soccorsi: «Abbiamo chiamato più volte ma i camion dei vigili del Fuoco tardavano.
Era troppo pericoloso e siamo tutti usciti fuori dalle nostre case» racconta Letizia Bianchini residente di via Laterizi.
Mentre il fuoco ha continuato ad avanzare bruciando ettari di verde prima verso l'Aurelio e poi raggiungendo il Parco del Pineto, nel cuore della Balduina.
Anche qui, in attesa dell'arrivo dei vigili del Fuoco, i residenti hanno tentato di mettere in sicurezza giardini condominiali e terrazzi con irrigatori e innaffiatori. Fino a quando le fiamme sono avanzate altissime a ridosso delle palazzine. In soccorso, sono arrivati carabinieri e agenti della polizia che hanno disposto la chiusura di tre strade (via Papiniano, via Proba Petronia e via Appiano). E sollecitato l'evacuazione di sette palazzine. Gli anziani e gli infermi sono stati scortati e messi in sicurezza. Sul posto sono arrivati anche i sanitari del 118. I residenti sono corsi in strada mettendo in salvo cani e gatti. Quando la situazione, intorno alle 18, sembrava ormai sotto controllo le fiamme hanno invece ripreso vigore nel parco della Protezione Civile di via Papiniano.
A quel punto, gli elicotteri attivati per l'emergenza della Pineta Sacchetti sono stati dirottati verso il quadrante tra Aurelio e Balduina: si sono riforniti di acqua dalle piscine dei vicini circoli sportivi per poi scaricare a ridosso del rogo e contenere il propagarsi delle fiamme.
Mentre tra i residenti, c'è chi si è organizzato per trascorrere la notte da parenti e amici: «L'aria è irrespirabile da ore, le nostre case erano circondate dal fuoco. E poi ho ancora troppo paura» spiega Francesca Daino, residente in via Papiano: «Non voglio dormire qui, con la paura che l'incendio riprenda nella notte».
SENZA MEZZI In serata è intervenuto Roberto Gualtieri, sindaco di Roma: «È un incendio preoccupante e vasto, con inneschi multipli, anche se ora ci saranno le indagini per verificare la possibile natura dolosa» ha commentato al termine di un sopralluogo prima alla Pineta Sacchetti e poi alla Balduina. Mentre resta altissima l'attenzione in tutte le zone a rischio nella Capitale. E si accelera sull'aumento di uomini e mezzi per fronteggiare l'emergenza incendi.
Secondo i dati della Protezione Civile, rispetto allo scorso anno infatti il numero dei roghi è già triplicato: da giugno sono stati registrati 1750 roghi contro i 400 del 2021. Ecco perché sul tavolo è già pronto un piano di potenziamento della squadra dei soccorsi. Nei prossimi giorni verrà attivata una task force di vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile. Nello specifico, saranno schierate dodici squadre in più per un totale di sessanta uomini in più. Per ogni squadra, verrà assicurato equipaggiamento e l'attivazione dell'autobotte: una prima misura urgente e necessaria per contenere l'emergenza.