UN’AUTO IMPAZZITA PIOMBA SU UN ASILO A L’AQUILA E UCCIDE UN BAMBINO. L’AUTO ERA PARCHEGGIATA IN DISCESA. COME MAI IL FRENO A MANO SI E’ SBLOCCATO? L’AUTO ERA DI UNA DONNA CHE ERA APPENA SCESA PER ANDARE A PRENDERE IL FIGLIO ALL’ASILO. A BORDO ERA RIMASTO UN ALTRO FIGLIO. E’ STATO LUI A DISINSERIRE IL FRENO A MANO? LA MACCHINA HA TRAVOLTO SEI BAMBINI, 5 FERITI. LA VITTIMA AVEVA 4 ANNI – LA TESTIMONIANZA DELLA MAESTRA E DEGLI ALTRI GENITORI

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Alfio Sciacca per corriere.it

 

 

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Quel macchinone li ha travolti mentre giocavano tra scivoli e giostrine dentro l’asilo. Tutti bambini tra i quattro e i cinque anni che forse non hanno avuto nemmeno il tempo di accorgersi del pericolo.

 

In una manciata di secondi l’auto, una Volkswagen Passat station wagon, era già all’interno del cortile, solo in parte frenata da un’inferriata esterna.

 

Sei bambini sono stati travolti e per uno di loro, Tommaso, non c’è stato nulla da fare. Aveva 4 anni.

 

Anche altre due bambine, sempre di 4 anni, sono ricoverate al «Gemelli» di Roma. Una ha una frattura all’osso temporale, è stabile e respira spontaneamente, ma è in prognosi riservata. L’altra è in condizioni non gravi, come confermato da una Tac. Un altro piccolo è al «Bambin Gesù» con un trauma toracico e prognosi riservata. Due gemellini invece sono sotto osservazione a L’Aquila.

 

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L’auto impazzita non aveva nessuno alla guida. Era di una mamma appena scesa per andare a prendere il figlio che frequenta lo stesso asilo: il «Primo maggio», che fa parte dell’istituto comprensivo Mazzini a Pile, frazione de L’Aquila.

 

L’auto era stata parcheggiata in un rampa in discesa, all’interno dello stesso istituto. A un certo punto, per cause che non è stato ancora possibile accertare, si è sbloccato il freno a mano e la Passat ha preso velocità per i circa venti metri della discesa, travolgendo la recinzione esterna e piombando sui bambini.

 

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A bordo dell’auto era rimasto un altro figlio della donna di 11 anni. E ciò ha fatto ipotizzare che sia stato lui a sbloccare il freno a mano, facendo scivolare l’auto per la discesa. Un particolare che al momento non viene confermato dagli uomini della Squadra mobile che coordinano le indagini.

 

In pochi minuti attorno all’asilo è scoppiato il panico tra le urla dei bambini e genitori terrorizzati. «Sembrava un girone dantesco — racconta un papà —, ambulanze, sirene e tutti quei bimbi in lacrime, con gli insegnanti che cercavano di calmarli».

 

I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per liberare alcuni dei piccoli incastrati tra il frontale dell’auto e la recinzione. «Ho visto un bimbo sotto le ruote dell’auto» dice una maestra. Mentre una mamma racconta che la figlia si è salvata «perché in quel momento era dentro la casetta in plastica in cortile».

 

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Sul posto anche la dirigente del comprensivo Mazzini Monia Lai, sotto choc: «Non ho nulla da dire, per ora ho delle famiglie da supportare».

 

«Tommaso era dolcissimo — racconta una mamma —, ho ancora davanti l’immagine di lui e mia figlia che escono insieme dall’asilo abbracciati e sorridenti».

 

Gli inquirenti hanno ascoltato i primi testimoni e in serata negli uffici della Mobile è stata convocata, alla presenza di un legale, la proprietaria dell’auto e il figlio. La donna è ora indagata per omicidio stradale.

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«Mi stringo al dolore delle famiglie» dice il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, mentre il sindaco de L’Aquila ha interrotto la campagna elettorale per le amministrative. «Non riesco a trovare le parole — dice Pierluigi Biondi — per esprimere tutto il mio dolore».

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