Leonard Berberi per il Corriere della Sera
Da lunedì gli aerei potranno tornare a volare pieni anche in Italia, ma ai passeggeri verrà chiesto di imbarcarsi senza il bagaglio a mano «di grandi dimensioni». Una definizione che confonde viaggiatori e vettori perché la dicitura include i trolley.
Il governo ha rimosso l' obbligo di distanziamento a bordo dei velivoli a partire dal 15 giugno, stando a uno degli allegati tecnici del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato in Gazzetta Ufficiale . La norma segue le linee guida dell' Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) e riallinea il Paese al resto del continente.
Il documento esordisce ribadendo l'«obbligo» della separazione anche in cabina, ma aggiunge che «è consentito derogare nel caso in cui l' aria sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa».
Si tratta di dispositivi uguali a quelli delle sale operatorie degli ospedali e per questo riescono a catturare fino al 99,97% dei microbi presenti.
Gli esperti consultati dal Corriere spiegano che il requisito è già soddisfatto da quasi tutti gli aerei che volano oggi in Italia: Airbus, Boeing, Embraer, Bombardier. In cabina bisogna comunque indossare la mascherina (da cambiare ogni 4 ore) e non avere una temperatura superiore a 37,5.
Ma è la parte successiva del documento che ha conseguenze rilevanti. «Divieto di portare sull' aeromobile bagagli a mano di grandi dimensioni - viene scritto -, al fine di limitare al massimo gli spostamenti e i movimenti» all' interno. L' intenzione è quella di evitare che i viaggiatori si avvicinino troppo agli altri mentre si alzano per prendere qualcosa dalla cappelliera. Ma la norma è ambigua.
«Abbiamo chiesto chiarimenti per poter attivare una procedura coerente e valida per tutti i voli», dice al Corriere un portavoce di easyJet (i cui voli in Italia riprenderanno proprio il 15). «Nel frattempo valuteremo ogni valigia in fase d' imbarco ed eventualmente le trasferiremo in stiva». «Abbiamo consigliato di viaggiare con bagagli in stiva», aggiungono da Ryanair.
Le linee guida dell' Icao (l' agenzia dell' Onu per l' aviazione civile) sostengono che i passeggeri dovrebbero essere incoraggiati a viaggiare in modo leggero, «con tutte le valigie in stiva, ad eccezione degli effetti personali di dimensioni ridotte che possono stare sotto al sedile». La prescrizione italiana sembra seguire questa indicazione.
L' imbarco con il bagaglio a mano è una delle opzioni - a pagamento - offerto dalle low cost come Ryanair e Wizz Air. Una voce che vale centinaia di milioni di euro di ricavi ogni anno. Secondo Michael O' Leary, amministratore delegato di Ryanair, è più pericoloso depositare il trolley in stiva, «toccato da otto paia di mani dal check-in alla stiva fino al nastro di consegna», che portarselo a bordo dove a gestirlo è solo il proprietario.