Massimiliano Rambaldi per “la Stampa”
Si erano conosciuti online: lui stava cercando qualcuno che andasse a casa sua a fare le pulizie, visto che era spesso fuori per i lavori saltuari che svolgeva. Una ricerca semplice tra i social e qualche sito web dedicato. Lei aveva visto l' annuncio e risposto. Aveva appena compiuto 45 anni, pochi in meno di lui. Sola, si era trovata senza lavoro e voleva qualcosa di rapido per sbarcare il lunario. Non immaginava fosse l' inizio di un incubo durato mesi, che l' ha obbligata addirittura a scappare dalla vergogna dal paesino dove abitava.
Un nuovo caso di revenge porn arriva dalla cintura sud di Torino. Una storia che per essere raccolta, purtroppo, non serve molta fatica. Basta prendere un caffè al bar del paese o ascoltare chi è in coda alla cassa del supermercato.
Marika, il nome è di fantasia, racconterà a chi l' ha aiutata a denunciare quanto gli era capitato che il suo unico errore è stato «innamorarmi di quell' uomo che all' inizio mi faceva trovare i fiori e poi mi ha rovinato la vita, trasformando tratti della nostra intimità in uno spettacolo». Perché è successo proprio questo. I filmati privati, fatti a quell' uomo per amore, li hanno visti decine e decine di persone.
Lui, secondo le ricostruzioni, si sarebbe voluto vendicare quando Marika ha deciso di troncare il rapporto. E così ha spedito tramite whatsapp sui telefonini di amici e conoscenti quelle scene di femminilità destinate soltanto a lui. Video che sono poi circolati su centinaia di cellulari.
Dopo un inizio in cui lei era diventata molto più di una colf, erano sorti dissapori e litigi. Come capita in qualsiasi coppia. Lei non riusciva ad andare avanti e lo aveva lasciato, cercando logicamente anche un altro lavoro. Poi la scoperta di ciò che quell' uomo le aveva fatto per pura vendetta. La vergogna, gli sguardi di comprensione di chi la conosceva e quelli imbarazzati di chi aveva anche solo «sentito dire».
Per non parlare di chi, quei filmati, li aveva visti. In un paese di poche centinaia di anime si fa presto a sapere tutto di tutti. Quando Marika ha capito che non era più libera nemmeno di andare a fare la spesa senza sentirsi puntati gli occhi addosso, ha deciso di denunciare tutto. E di cambiare aria, ospitata da un' amica in un' altra città. I filmati e la denuncia sono stati acquisiti dalle forze dell' ordine, che stanno portando avanti le indagini del caso.
La donna è stata aiutata oltre che da chi le voleva davvero bene, anche da un centro specifico di ascolto.
Sono state proprio le sue amiche a convincerla a farsi aiutare da chi, purtroppo, segue costantemente casi di violenza sulle donne. Un supporto fondamentale soprattutto dal punto di vista psicologico, per evitare che la vittima possa cadere in gravi forme di depressione. Le conseguenze mentali del revenge porn possono infatti essere varie, arrivando nei casi più gravi perfino a varie forme di autolesionismo.
La storia però non ha visto soltanto la donna cambiare (forzatamente) vita. Anche lui, il mostro che gliel' ha rovinata, ha pensato bene di sparire nel nulla cambiando città.
Sapeva che Marika avrebbe prima o poi denunciato tutto e quindi, una volta che la storia era sulla bocca di tutti, ha deciso di scappare. Avrebbe deciso di rifugiarsi da un conoscente in centro Italia. Si sta cercando di rintracciarlo.