Da www.leggo.it
Costringeva la figlia minore ad assistere ai rapporti sessuali con il compagno. La Corte di Appello dell’Aquila ha confermato la condanna a due anni e due mesi di reclusione a carico della madre che per anni ebbe modo di maltrattare la figlia, all’epoca minore, assumendo sostanze stupefacenti di tipo cocaina davanti alla stessa, costringendola altresì ad assistere a rapporti sessuali con l’allora compagno.
La Corte, presieduta da Armanda Servino, ha confermato la sentenza di primo grado emessa dal giudice del tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli, a carico della donna.