Antonio E. Piedimonte per “la Stampa”
Sesso e botte per liberare dal demonio una tredicenne e altre giovani. Storie di ordinario Medioevo a Casapesenna, in provincia di Caserta, dove c' è voluto l' intervento della polizia e della magistratura per sgominare una setta guidata da un apparentemente innocuo prete-esorcista che da tempo approfittava dell' ignoranza e della suggestionabilità di alcuni fedeli per soggiogarli.
Dopo un servizio tv delle "Jene" e l' intervento del vescovo (che nei giorni scorsi aveva sospeso il sacerdote), ieri gli agenti hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare che hanno portato in carcere don Michele Barone (per violenza sessuale aggravata) e messo ai domiciliari Cesare Tramontano e la moglie Lorenza Carangelo (genitori di una minore con problemi psichici), e un dirigente di polizia che secondo l' accusa avrebbe cercato di convincere la sorella della vittima a ritirare la denuncia.
Il blitz al termine dell' inchiesta dei pm Alessandro Di Vico e Daniela Pannone coordinati da Alessandro Milita, della Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, che ieri ha spiegato: «Don Michele Barone ha perpetrato brutali riti esorcisti, sottoponendo le vittime a trattamenti disumani e lesivi della loro integrità fisio-psichica».
Convinceva le donne che erano possedute dal demonio e una volta plagiate ne approfittava. Stando a quanto emerso, dunque, il bonario sacerdote che esibiva un largo sorriso e dispensava pillole di saggezza cristiana dal piccolo schermo, ospite di vari programmi tv, lontano dalle telecamere «quotidianamente praticava violente percosse, scrivono i magistrati. Non solo. Faceva subire «atti sessuali contro la volontà» delle vittime e le costringeva «a dormire, nude, con lui e la sua amante».
La minaccia era: «Se non ti spogli, la Madonna e san Michele ti puniranno», A far venire alla luce la vicenda è stata la coraggiosa sorella della più piccola delle vittime, la quale, dopo aver compreso la gravità della situazione (alla sorellina erano state tolte le medicine e veniva nutrita solo con latte e biscotti) e dopo essersi scontrata con una serie di ostacoli - la complicità dei genitori, la "copertura" di un funzionario di polizia, i tentennamenti del vescovo - ha segnalato il caso alle "Jene".
Le registrazioni fatte di nascosto dalla ragazza (compreso un fasullo quanto violento esorcismo) e poi le interviste dei redattori del programma hanno suscitato l' indignazione dell' opinione pubblica. Piccole vittime in un contesto di degrado sociale e culturale, come avviene sempre in provincia di Caserta (sul litorale) con le ragazzine africane schiave del sesso, soggiogate e costrette a prostituirsi con i riti voodoo e le minacce di ritorsioni magiche.